Grande successo per il 70° anno di fondazione del Centro Italiano Femminile di Bergamo, festeggiato nella giornata di sabato 16 aprile.

La giornata ha visto la partecipazione dei gruppi C.I.F. provenienti da vari comuni bergamaschi, che hanno portato dei cartelloni, con elencate le proprie attività organizzate e svolte nel corso degli anni. Un’occasione unica per mostrare l’impegno sociale e culturale come quello svolto dal Centro Italiano Femminile, nato nel lontano 1945 e formalizzato due anni dopo.
L’associazione nacque per rispondere operativamente alla ricostruzione dell’Italia del dopoguerra,
ma anche per rilevare il nuovo ruolo dinamico ed operoso della donna in un così particolare momento storico.
In breve tempo, la signorina Betty Ambiveri fondò 115 sezioni del C.I.F., in vari paesi, dando avvio ad un’opera che non solo mirava all’elevazione e all’emancipazione della donna, ma anche all’assistenza alle famiglie, ai bambini in difficioltà, agli ammalati, ai poveri, ai disoccupati, ai carcerati e alle ragazze madri.
L’appuntamento di sabato ha visto l’intervento di Monsignor Giancarlo Carminati, consulente ecclesiastico del C.I.F. Provinciale, che ha affrontato la relazione “ Le donne nel magistero della chiesa oggi”. Pierangela Barbò, aderente al C.I.F. Comunale di Bergamo è poi intervenuta con “Il C.I.F. dalla Costituente ai giorni nostri”, facendo un excursus storico riguardante l’associazione.
“Incidenze culturali e sociali, futuro e speranze del C.I.F.” è stato l’intervento di Maria Teresa Coppo Gavazzi presidente del C.I.F. Comunale di Milano e Consigliera del C.I.F. Nazionale.

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