“Goletta dei laghi” di Legambiente, in missione sul Sebino negli ultimi mesi di giugno, ha bocciato il lago presentando i dati conlcusivi in conferenza stampa a Castro. Degli 8 punti monitorati dalla Goletta dei laghi di Legambiente 3 sono risultati inquinati e 5 fortemente inquinati
Goletta dei Laghi di Legambiente ha analizzato le acque del lago d’Iseo. Purtroppo, per il Sebino, i risultati non sono positivi. “Il Lago d’Iseo”, si legge in una nota dell’associazione, “anche quest’anno mostra diverse criticità per quanto riguarda gli scarichi non depurati che finiscono nelle acque lacustri. Degli 8 punti monitorati dalla Goletta dei laghi di Legambiente 3 sono risultati inquinati e 5 fortemente inquinati”. Giovedì 30 giugno, nell’ambito di Festambiente Laghi, sul lungolago di Castro, i tecnici e i biologi della Goletta hanno presentato i dati dei campionamenti effettuati sul lago d’Iseo. In base a quanto è emerso dal monitoraggio scientifico, quindi, in determinati punti individuati anche grazie alle segnalazioni dei cittadini tramite SOS Goletta, il lago mostra delle forti problematiche, che coinvolgono la totalità degli 8 campioni oggetto dell’indagine microbiologica che risultano, secondo il giudizio del Cigno Azzurro, “fortemente inquinati”. Nel monitoraggio vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo lungo le rive dei laghi: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione degli scarichi civili che attraverso i corsi d’acqua arrivano nel lago. “Tutti gli anni rileviamo le stesse criticità sul lago d’Iseo”, dichiara Massimo Rota, presidente Legambiente Alto Sebino, “la situazione è particolarmente critica in alcune aree risultate fortemente inquinate dalla presenza di scarichi, dove gli abitanti della zona fanno il bagno e pescano, come il torrente Rino a Tavernola o la foce del Borlezza, in assenza di segnalazioni precise e cartelli che informino i cittadini e i bagnanti a riguardo”. Per l’edizione 2016 i tecnici specializzati della Goletta dei laghi hanno prelevato due campioni delle acque nella Riserva Orientata delle Torbiere d’Iseo, in accordo con la dirigenza della Riserva. I risultati hanno mostrato uno stato di forte inquinamento batteriologico nel territorio di Provaglio d’Iseo. “La presenza così elevata di escherichia coli in questi punti è un indicatore preciso di contaminazione delle torbiere, che accende molti campanelli d’allarme”, spiega Dario Balotta, presidente di Legambiente Basso Sebino. In uno spirito di collaborazione con la Riserva stessa, con il passaggio della Goletta dei Laghi abbiamo voluto ribadire l’urgenza di intraprendere azioni risolutive”. La tappa sul lago d’Iseo quest’anno ha coinciso con un evento artistico di portata mondiale, l’installazione dell’opera The Floating Piers di Christo, che tutt’oggi sta richiamando sulle sponde del lago centinaia di migliaia di persone: “Si tratta di un’operazione coronata da indubbio successo tradottasi in opportunità di promozione territoriale straordinaria per quest’area, che ha tante bellezze da offrire dal punto di vista turistico, ma che spesso non beneficiano di adeguate strategie di valorizzazione”, spiega Damiano Di Simine, presidente di di Legambiente Lombardia. “Avremmo auspicato una cabina di regia più attenta nella valutazione della logistica e della mobilità. In questi giorni il territorio dimostra di essere in difficoltà e affannato nel sostenere flussi così ingenti di visitatori. Ora ci chiediamo come le istituzioni intendano gestire la fase successiva, quando le luci dei riflettori della grande opera si spegneranno sul Sebino e i suoi abitanti dovranno ripensare ad un turismo sostenibile”. Il dettaglio delle analisi di Goletta dei laghi Sulla sponda bresciana risultano inquinati da batteri fecali i campioni prelevati presso il torrente Bagnadore nel comune di Marone e la foce del torrente Calchere nel comune di Sulzano. Sempre nel bresciano risultano fortemente inquinati i campioni prelevati presso l’Arsena di Pisogne e Peschiera a Montisola. Sulla sponda bergamasca risultano inquinati i campioni prelevati alla foce del torrente Borlezza a Castro e fortemente inquinati quelli della foce del fiume Oglio e il canale presso la spiaggia Bar delle Rose nel comune di Costa Volpino e la foce del torrente Rino nel comune di Tavernola Bergamasca.