Saranno lavoro e giovani i focus sui quali CISL Bergamo punterà le proprie attenzioni e gli sforzi organizzativi dei prossimi anni, in un progetto di proselitismo necessario “per la responsabilità che i numeri del tesseramento (123000 iscritti nel 2022, primo sindacato in provincia, con il 10% di tesserati sul totale della popolazione) consegnano alla nostra organizzazione”, ha detto Angelo Murabito, segretario organizzativo del sindacato di via Carnovali. L’affezionamento della popolazione bergamasca nei confronti della CISL, tra l’altro, si “legge” anche nei numeri delle pratiche che il Patronato INAS ha compilato nel corso dell’anno (quasi 68mila) e del CAF (121mila 730 e assistenza a oltre 200.000 contribuenti). Infine, i 21mila accessi registrati da ANOLF.
Nel campo dell’occupazione, dunque, precisa il segretario organizzativo, i settori sui quali lavorare saranno quelli che hanno maggiormente sperimentato forme ibride e modalità di lavoro nuovo, che hanno interessato giovani, donne e immigrati, che sono maggiormente interessati da una segmentazione discriminante; si sono caratterizzati per la presenza contigua in un medesimo “spazio lavorativo” di più contratti e, quindi, di più categorie, rendendo complessa la gestione della rappresentanza. L’obiettivo riguarda i lavoratori di Orio, dell’ospedale Papa Giovanni, di Amazon, “e, più in generale, i contesti di lavoro in cui accanto a un contratto prevalente vigono lavoro somministrato e lavoro delle cooperative. Per questi lavoratori, CISL Bergamo appronta il “progetto tutela somministrati, un settore che negli ultimi 10 anni ha visto di fatto raddoppiare i propri addetti. Per questo, occorre incrementare l’azione a supporto del settore. Si propone perciò di sostenere con progetto specifico quelle federazioni che individuino al proprio interno un operatore specializzato nella somministrazione del proprio settore merceologico , che svolga la sua attività in costante collaborazione con FELSA (la categoria dei somministrati) secondo un accordo operativo a tre. L’operatore, organico alla propria categoria, si occuperebbe di sviluppare azioni di proselitismo congiunto presso aziende individuate congiuntamente”.
All’interno di questo progetto , CISL Bergamo avvierà un presidio sindacale stabile all’aeroporto di Orio al Serio, e in futuro anche presso l’ASST Papa Giovanni XXIII.
Sul fronte delle “periferie”, per la CISL di Bergamo, la zona ha una funzione essenziale, centrale per lo sviluppo organizzativo e la prossimità all’iscritto.
“Tuttavia, in questi anni in cui si è comunque spinto sulla capacità di dare risposte adeguate anche a livello decentrato, si è parimenti evidenziato che risorse e tempi non sempre corrispondono alle esigenze delle persone che a noi si rivolgono, con il rischio che, soprattutto in alcuni contesti più serviti da altri soggetti, le persone cerchino risposte altrove.
Più in generale, l’impossibilità ad essere sempre presenti da parte dei sindacalisti che, per definizione, svolgono gran parte del lavoro fuori le sedi mette in evidenza il bisogno che ci si interscambi e si cooperi maggiormente.
E’ chiaro che declinare nello specifico una funzione di questo tipo non è semplice: anzitutto perché attiene la capacità di lavorare insieme oltre lo specifico della propria federazione di appartenenza: l’operatore multicategoriale dovrebbe avere forti competenze trasversali per operare con i propri colleghi e un background di conoscenze trasversali della CISL per meglio comprendere le problematiche delle persone. Invece, l’idea di sperimentare un operatore di zona e di bacino con la funzione di essere al servizio di un’area geografica bene definita e che svolga la funzione di andare a ricercare iscritti in zone di frontiera”.
Per i giovani, nel quadro di una politica di formazione sempre più puntuale e attenta, CISL avvierà “il Progetto Trasversale per le Competenze e l’orientamento, rivolto a ragazzi provenienti dalle scuole secondarie di secondo grado che rimangono nella nostra organizzazione per circa un mese, con la finalità di far comprendere ai ragazzi le competenze trasversali richieste dal mondo del lavoro, e di fare una proposta che permetta ai ragazzi che vengono da noi di capire cosa fa il sindacato, a cosa serve, chi è il sindacalista, perché è importante iscriversi al sindacato”.
L’assemblea Organizzativa della CISL, che si è svolta a Cologno al Serio, è stata anche l’occasione per riflettere sulla situazione relativa all’attività contrattuale svolta negli scorsi anni, soprattutto in relazione al secondo livello, cioè quello aziendale o territoriale.
La contrattazione di secondo livello a Bergamo ha portato, a fine 2022, 2.294 contratti redatti.
Allo stesso periodo risultano attivi 403 contratti depositati: di questi 376 sono riferiti a contratti aziendali e 27 a contratti territoriali. Per settori di attività economica il 46% sono accordi sottoscritti nel settore dei servizi, il 53% nell’industria e 1% in agricoltura.
Il numero di lavoratori coinvolti sono 38.452.
“Un’azienda con una buona contrattazione è esempio di valorizzazione dei ruoli e innalza il livello di integrazione tra risorse economiche ed organizzative, alimentando il benessere aziendale. Negli ultimi anni il mondo del lavoro è profondamente mutato, è cresciuto il benessere economico, ma sono aumentate le condizioni di disagio e di malessere in coloro che lavorano in alcuni contesti. In questo quadro – conclude Murabito – si profilano nuovi rischi quali la ridotta stabilità del lavoro, le ristrutturazioni organizzative, le nuove tecnologie e l’integrazione tra qualità di lavoro e qualità di vita”.
“Noi non vogliamo riamare immobili e non vogliamo arretrare di fronte alle grandi trasformazioni – sostiene Francesco Corna, segretario generale CISL Bergamo -, ma accettare la sfida per guidare il cambiamento,. È un atteggiamento che a volte può essere anche impopolare e pericoloso, ma che ci rende un Sindacato Libero e la libertà non ha prezzo e va difesa ad ogni costo”.
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