“Giorni muti notti bianche”: torna in scena lo spettacolo teatrale sul dramma del Covid-19

A cinque anni dall’emergenza Covid-19, medici ed infermieri del Pronto soccorso della ASST Papa Giovanni XXIII riportano in scena lo spettacolo di teatro nato per ricordare ed elaborare i difficili giorni della prima ondata pandemica. L’appuntamento è per martedì 18 marzo alle 20.30 all’Auditorium Lucio Parenzan della ASST Papa Giovanni XXIII. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, da effettuarsi all’indirizzo: t.ly/r179o.
Lo spettacolo consiste nella riproposizione in una nuova veste della pièce teatrale “Giorni muti, notti bianche”, scritta ed interpretata da medici ed infermieri del Pronto Soccorso della ASST Papa Giovanni XXIII e portata in scena per la prima volta nel marzo 2023 al Teatro Sociale di Bergamo, nella cornice istituzionale di Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura 2023.
Nel nuovo allestimento si alterneranno brani dello spettacolo originario recitati dal vivo e proiezioni di spezzoni del docufilm realizzato in occasione della “prima” al Teatro Sociale, con interviste ai protagonisti. Come già nel 2023, la regia è di Silvia Briozzo del Centro Isidora Duncan. Drammaturgia di Carmen Pellegrinelli; accompagnamento dal vivo a cura dei maestri Gianluigi Trovesi e Marco Remondini.
Nato dall’urgenza di raccontare e condividere il vissuto drammatico di quei giorni, “Giorni muti e notti bianche” è uno spettacolo teatrale che racconta l’emergenza pandemica del 2020 dal punto di vista del personale sanitario dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Esito di un laboratorio teatrale guidato dalla regista Silvia Briozzo, la rappresentazione porta sul palco la testimonianza diretta di chi ha vissuto in prima linea la tragedia del Covid-19, offrendo uno spaccato umano e autentico di quel periodo. Gli stessi medici ed infermieri hanno partecipato alla stesura dell’opera, condividendo il proprio vissuto con scritti e improvvisazioni che sono poi confluiti in una drammaturgia corale.
Lo spettacolo segue una narrazione non lineare, strutturata in diversi quadri che, attraverso dialoghi, cori, monologhi e coreografie, restituiscono lo smarrimento e la fatica vissuti in quei giorni di emergenza. Le parole degli attori, che sono anche i protagonisti della lotta al virus, dipingono il dramma della solitudine dei pazienti e la lotta del personale sanitario contro l’incertezza, la paura e il dolore di quei giorni. La musica dal vivo dei maestri Gianluigi Trovesi e Marco Remondini arricchisce l’esperienza sensoriale dello spettacolo, che si svolge in uno spazio volutamente spoglio, senza riferimenti visivi diretti all’ambiente ospedaliero, per mettere al centro l’esperienza umana in tutta la sua vulnerabilità e forza.
Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Sociale il 16 marzo 2023, per poi essere riproposto al Teatro San Filippo Neri di Nembro, uno dei comuni simbolo della pandemia, di nuovo al Teatro Sociale e poi al Centro Culturale “Aldo Moro” di Orzinuovi, nell’ambito del programma di eventi legati a Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Dalla prima al Teatro Sociale è stato tratto un docufilm, andato in onda sulle televisioni locali e nazionali. A distanza di cinque anni dagli eventi e di due anni dal debutto in scena, il nuovo allestimento rappresenta un’occasione per rinnovare il ricordo di quanto vissuto e per testimoniare la forza della comunità ospedaliera e della città di Bergamo nell’affrontare la pandemia.
“Cinque anni dopo quei terribili mesi del 2020, riproporre ‘Giorni muti, notti bianche’ è un atto di particolare valore simbolico – ha commentato Francesco Locati, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII. – È un’opportunità per non dimenticare le cicatrici che abbiamo tutti vissuto, ma anche per celebrare la resilienza, la solidarietà e il coraggio di chi, in mezzo al dramma collettivo, ha continuato a prendersi cura della vita. Questo spettacolo, che è nato dall’urgenza di raccontare e condividere quella tragedia, attraverso la forza dell’arte ci permette di trasformare il dolore in un atto di rinascita e di memoria, mantenendo viva la testimonianza di un’esperienza che non dobbiamo mai dimenticare.”

Condividi:

Ultimi Articoli