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Giornate FAI all’aperto: la Valle Camonica riparte dalla terza linea di Sonico

Giornate FAI all’aperto: un nuovo format di evento di raccolta fondi, pensato con uno stile completamente diverso dal solito per seguire le trasformazioni della società nell’anno del Covid19 e far sì che la visita ai luoghi straordinari del nostro Paese possa continuare ad essere una esperienza gioiosa e distensiva, ovviamente nel pieno rispetto delle nuove norme con cui conviviamo già nella nostra vita quotidiana.

“Il Gruppo FAI della Valle Camonica ha accolto con entusiasmo questa bella iniziativa che si propone di dare un timido segnale di ripresa e di speranza, non solo al pubblico, ma anche a tutti noi volontari– dichiara Alessandra Giorgi, Capo Gruppo FAI Vallecamonica – Il pieno rispetto delle norme di sicurezza (distanziamento, mascherine…), la prenotazione obbligatoria delle visite, i grandi spazi esterni su cui si snoda il percorso, ci consentiranno di poter svolgere la “due giorni” in serenità e tranquillità”.

“In Valle Camonica non vi è che l’imbarazzo della scelta tra luoghi di straordinaria bellezza storica e naturalistica- continua Alessandra Giorgi –Abbiamo individuato, quindi, nei manufatti della Terza Linea di Difesa della Grande Guerra, un prezioso scrigno di storia del nostro territorio, che il nostro Gruppo FAI ha scelto di promuovere anche come Luogo del Cuore al X° Censimento ora in corso (si può votare su www.iluoghidelcuore.it fino al 15 dicembre), con l’obiettivo di contribuire a proteggerlo e a garantirne un futuro”.

La cosiddetta “Terza Linea” costituiva l’ultimo sbarramento fortificato della Valle Camonica, incastonato in un complesso sistema difensivo militare che occupava tutto il tratto terminale dell’alta Valle. La costruzione di uno sbarramento arretrato (1916) nasceva da una duplice esigenza: stabilire una linea su cui impostare una resistenza a oltranza, in caso di sfondamento da nord-est (Passo del Tonale) delle prime due linee per impedire il dilagare del nemico verso Brescia e la Pianura Padana, dall’altro situare questa linea in luoghi facilmente difendibili anche in caso di invasione della neutrale Svizzera, con conseguente sfondamento da nord-ovest e da nord (Passo dell’Aprica e del Mortirolo). “I manufatti, la cui conoscenza si tramandava secondo una tradizione orale, sono stati oggetto di attenzione da parte della Proloco e dei cittadini che, insieme alla disponibilità di Comune e Comunità Montana di Valle Camonica, con l’intervento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e all’Università di Brescia, hanno elaborato un progetto di recupero e musealizzazione dell’area nella Piana di Greano” precisa Paolo Bornatici, Presidente della Pro Loco sonichese.

“E’ straordinario come in Valle vi siano tanti e tali legami con la Grande Storia. Questo approfondimento riconosce alla nostra storia locale uno spessore significativo e un valore strategico testimoniati dalle linee difensive dell’Alta Valle nella Grande Guerra e della bassa Valle con la Blaue Linie del Secondo Conflitto Mondiale -afferma l’Assessore al Turismo della Comunità Montana di Valle Camonica Attilio Cristini– Permettetemi, inoltre di aggiungere che la piana di Greano è attraversata dalla Ciclovia dell’Oglio che ogni anno registra un sempre maggior numero di turisti amanti della natura e delle due ruote: potremmo sintetizzare dicendo che la nostra è una ciclabile che offre lezioni di storia”.

Luoghi e tradizioni che rivivono la Grande Guerra, che parlano di un territorio che non vuole dimenticare e vuole crescere.

“Di cuore esprimo il mio più vivo ringraziamento al FAI per aver scelto la Terza Linea quale meta di questa nuova e originale proposta di visita, peraltro candidata all’edizione 20-21 dei  Luoghi del Cuore -commenta il Sindaco, Gian Battista Pasquini– Un interesse che ci onora e che porta l’attenzione sulle potenzialità che la Terza Linea esprime in termini storici, turistici e auspico che queste giornate possano favorire un coinvolgimento istituzionale anche in termini economici e di  finanziamento. Infatti, la riqualificazione di un sito di così elevata importanza culturale, in un ambiente naturalistico di grande pregio, potrebbe dar vita anche a interessanti opportunità occupazionali”.

Quella del 27 e 28 giugno sarà quindi un’edizione speciale per riscoprire, in sicurezza, la bellezza dell’Italia. Le visite, per rispettare il necessario distanziamento sociale, saranno su prenotazione obbligatoria da effettuare online (www.faiprenotazioni.fondoambiente.it)  a partire dal 23 fino alle ore 15 di venerdì 26 giugno. Nuova sarà anche la modalità di raccolta fondi. In fase di prenotazione, prima dell’evento, verrà richiesto un piccolo contributo per supportare l’operato del FAI, volto a tutelare il patrimonio culturale italiano: 3 euro per gli Iscritti e 5 euro per i non iscritti. Si tratta di un gesto di generosità e fiducia, compensato con un’iniziativa serena e sicura.

I luoghi aperti in tutta Italia saranno visibili sul sito www.giornatefai.it a partire dal 23 giugno. Il sito sarà aggiornato per ogni luogo non appena termineranno le prenotazioni. Tornare a visitare i luoghi straordinari del nostro Paese significa tornare a valorizzarli e a proteggerli.

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