Il 16 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, a ricordo della fondazione nel 1945 della FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. Un importante evento legato al tema si tiene in Valle Seriana, nell’aula magna dell’Istituto Superiore “Alfredo Sonzogni” di Nembro. A partire dalle 10 è infatti in programma, nell’ambito del Festival Cerealia 2024 un seminario che mira a sensibilizzare studenti e insegnanti sull’importanza dell’agrobiodiversità e sulla Dieta Mediterranea come sistema alimentare sostenibile, nel decennale della sua iscrizione nel Patrimonio UNESCO. Il Festival Cerealia è un’iniziativa internazionale che coinvolge governi e comunità del bacino Mediterraneo. Attraverso una serie diffusa di eventi valorizza la divulgazione culturale e scientifica, il riallacciare i legami tra territori e comunità, il riscoprire usi e costumi fondati sul rispetto della terra e dei suoi frutti, il patrimonio culturale materiale e immateriale dell’Italia. “Grazie alla trasformazione virtuosa dei sistemi agroalimentari – sottolineano le linee guida della Giornata Mondiale 2024 – è realmente possibile mitigare il cambiamento climatico e garantire mezzi di sussistenza pacifici, resilienti e inclusivi per tutti”.
Il programma della mattinata all’Alberghiero di Nembro prevede alle 10 l’accoglienza delle delegazioni ed i saluti di benvenuto. Alle 10.30 l’intervento principale riguarderà “L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile: aspetti e valori della Dieta mediterranea, patrimonio ICH UNESCO” e sarà sviluppato da Elisabetta Lupotto, già Dirigente di ricerca CREA e collaboratrice dell’Ufficio Affari Istituzionali e Relazioni Internazionali CREA. Il secondo intervento, proposto da Gabriele Rinaldi direttore dell’Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo, sarà centrato sul potenziale dell’agro-biodiversità nell’adattamento all’ambiente. Il focus riguarderà i legumi e le ricadute nate grazie al progetto Increase dell’Unione Europea, cui l’Orto Botanico partecipa attivamente insieme alla Comunità del Mais Spinato di Gandino per la salvaguardia dell’antico Fagiolo di Clusven. Un ulteriore intervento riguardo la valorizzazione delle risorse genetiche di mais italiano in programmi di ircerca nazionali e internazionali sarà tenuto dai ricercatori Carlotta Balconi ed Alessio Torri del Crea di Bergamo.
A chiusura della mattinata verrà presentato il progetto “Reinventa il Mais Spinato di Gandino a tavola”, che vede la stretta collaborazione fra l’Istituto Sonzogni (oltre seicento alunni suddivisi in 24 classi) e la Comunità del Mais Spinato di Gandino, rappresentata dal presidente Angelo Savoldelli.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario