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L’attenzione di Regione Lombardia nei confronti delle ludopatie è altissima e lo conferma il fatto che siamo una delle prime Regioni che ha emanato una legge finalizzata alla prevenzione e al contrasto di forme di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico (GAP), nonché al trattamento e al recupero delle persone che ne sono affette, e al supporto delle loro famiglie. Per rispondere al quesito dell’interrogazione in merito all’opportunità di avviare i trattamenti residenziali per soggetti affetti da queste patologie confermo il pieno interesse della Giunta per tale argomento, che è già stato messo a tema dagli uffici tecnici”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera rispondendo all’interrogazione, in question time, relativo al trattamento residenziale per soggetti afflitti da dipendenza patologica da gioco d’azzardo, in Consiglio regionale.

NON CI SONO POSIZIONI UNANIMI – “Al momento – ha tenuto a precisare l’assessore – anche da parte degli esperti del settore non ci sono posizioni unanimi sulla necessità di realizzare trattamenti residenziali per i soggetti affetti da ludopatia, che in genere hanno una attività lavorativa e rapporti sociali consolidati che rendono impossibile l’allontanamento dal normale contesto di vita”.

AFFRONTEREMO DISCORSO CON GRUPPO DI LAVORO ESPERTI – “In ogni caso una forma di residenzialità dovrebbe essere studiata con un progetto specifico – ha concluso Gallera –. Data la tipologia di dipendenza, infatti, assolutamente differente sotto molti profili da quella da altre sostanze, riteniamo opportuno affrontare questa tematica con il gruppo di lavoro che abbiamo creato ad hoc costituito da soggetti, pubblici e privati, che operano a vario titolo nell’ambito delle dipendenze. Un gruppo chiamato anche a dare un contributo nell’ambito del perfezionamento dei percorsi per la revisione della rete dei servizi residenziali e semi-residenziali per le dipendenze, prevista in attuazione della legge di riforma del servizio socio sanitario lombardo.