Giacomo Bozzolil, nipote di Mario spairto nel nulla a MArcheno la sera del 8 ottobre 2015, era stato condannato a 5 mesi per minacce ad un creditore: per evitare la condanna, ha sborsato 15.000 euro, cifra che il Giudice ha ritenuto congrua rispetto alla minaccia.
In attesa di una svolta attesa da oltre tre anni sul giallo di Marcheno, sulla scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli svanito nel nulla nella sua fonderia l’8 ottobre 2015, Giacomo Bozzoli, nipote dello scomparso, che con il fratello Alex e gli operai Oscar Maggi e il senegalese Abu, è indagato per omicidio volontario e distruzione di cadavere, questa volta è stato processato in appello per le minacce pronunciate sei anni fa ai danni di un creditore della fonderia di famiglia. In primo grado era stato condannato a cinque mesi, mentre davanti alla Corte d’Appello di Brescia, per evitare la conferma della pena, ha versato 15mila euro all’uomo che aveva insultato. I giudici hanno ritenuto la cifra congrua ai fini della riparazione del danno.