Venerdì 7 dicembre a Segonasso di Bovegno, è scattato l’allarme per un 36enne che si era impiccato nella sua abitazione: sul posto sono giunte l’automedica, un’ambulanza e i carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia insieme ai vigili del fuoco, ma lpuomo non c’era più nulla da fare.
L’uomo era imputato per stalking nei confronti di una dentista di cui si era invaghito e mercoledì 5 dicembre c’era stata la prima udienza del processo in tribunale a Brescia. L’attività di stalkeraggio era continuata fino ad arrivare ad un inseguimento in auto, insulti e persino un’aggressione ai danni dei familiari della donna. Per quegli atti era stato denunciato ricevendo un divieto di avvicinamento alla dentista e alla sua famiglia. I fatti sono precipitati nel momento in cui mercoledì 5, al termine dell’udienza, l’imputato si è sentito rinviare a giudizio a febbraio, sperando invece di risolvere subito il processo. Nel mandato di convocazione in tribunale si sarebbe dovuto presentare con le manette ai polsi e scortato dai carabinieri. Essendo, per ora, solo indagato poteva recarsi in Tribunale da solo e da cittadino libero. Forse anche per queste ragioni l’uomo che ha deciso di farla finita.