Sulla gestione dell’acqua la Provincia di Bergamo prorogherà di 4 anni le autorizzazioni allo scarico per i Comuni sotto i mille abitanti. Nei prossimi giorni, infatti, gli uffici provinciali provvederanno, con propri atti, a conformare alla durata quadriennale di legge le autorizzazioni, a suo tempo rilasciate con scadenza annuale e alcune delle quali peraltro giunte in prossimità della scadenza o addirittura già scadute.
«Abbiamo dialogato coi Sindaci e abbiamo preso una decisione di buon senso che da un segno concreto di attenzione ai Comuni e ai cittadini della montagna – dichiara il Presidente Matteo Rossi – . C’è una discussione ancora aperta in Parlamento sul ruolo dei piccoli Comuni, anche relativamente alla gestione dell’acqua, e abbiamo ritenuto una forzatura ciò che era stato deciso in passato, ovvero legare l’autorizzazione allo scarico all’obbligo immediato di entrare nel gestore unico. Per quello occorre che i Sindaci possano valutare autonomamente il percorso migliore per le loro comunità, nel frattempo auspichiamo che il Parlamento si faccia carico delle esigenze dei piccoli Comuni montani».
L’art.124 del D.Lgs. 152/2006 prevede che l’autorizzazione sia rilasciata al titolare dell’attività da cui si origina lo scarico. Fino a che la titolarità dello scarico delle acque reflue urbane resta in capo al Comune, in quanto gestore del servizio idrico integrato in economia o in gestione autonoma, l’autorizzazione allo scarico per la durata di quattro anni prevista dalla norma, va riconosciuta in capo al medesimo ente.
Ne consegue che la scelta, a suo tempo effettuata, di prevedere la durata annuale, anziché quadriennale, nel corpus delle autorizzazioni allo scarico rilasciate ai Comuni montani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti e con gestione del S.I.I. in forma autonoma non pare conforme al quadro normativo vigente statale ed ai regolamenti regionali. Anche le nuove autorizzazioni allo scarico che da oggi dovessero essere rilasciate a favore dei Comuni montani con popolazione inferiore a 1000 abitanti, che lo richiedano, saranno rilasciate per la durata di quattro anni. «La scelta della provincia di autorizzare per quattro anni gli scarichi va nella direzione di permettere ai comuni di avere i sufficienti approfondimenti normativi – dichiara il consigliere provinciale Lobati-, e così poter valutare con serenità l’ingresso nel gestore Unico Uniacque al quale va riconosciuto l’impegno profuso nel potenziamento della rete di collettamento».
«Il buon senso prevale in questa vigilia del Santo Natale – ha poi aggiunto Alberto Mazzoleni, Presidente Comunità Montana Valle Brembana-. La montagna ne ha assoluto bisogno e ringrazio il Presidente Rossi a nome dei comuni brembana interessati al provvedimento. Ora lavoriamo affinché le valutazioni di merito sulla gestione del servizio idrico integrato permettano efficaci decisioni per il bene dei Cittadini di montagna».