Gas serra, l’ISPRA scagiona gli allevamenti
Gli ultimi dati dell’ISPRA evidenziano la consistente riduzione del 9,8% delle emissioni di gas serra a livello nazionale nell’anno della pandemia rispetto al 2019. Si tratta di un vero e proprio crollo – sottolinea Coldiretti Bergamo – che evidenzia chiaramente come i veri responsabili dell’inquinamento siano le attività industriali e il traffico, che infatti sono stati bloccati dalle misure restrittive legate all’emergenza sanitaria da Covid, mentre gli allevamenti italiani hanno continuato a lavorare a pieno regime.
Mentre stalle e aziende agricole hanno continuato a lavorare per garantire i rifornimenti alimentari alle famiglie italiane, le restrizioni anti contagio hanno semi paralizzato fabbriche e spostamenti di camion e auto determinando un crollo dei livelli di biossido di azoto, un marcatore dell’inquinamento, come mostrato chiaramente dalle immagini del satellite Sentinel 5 del programma europeo Copernicus, gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Coldiretti Bergamo sottolinea che i dati dell’ISPRA sull’andamento dell’inquinamento nell’anno del Covid confermano il ruolo principale di industrie e trasporti. Le stalle al contrario sono alla base della nuova economia green con la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni in modo naturale e garantire all’Italia la leadership europea nel biologico e la produzione di energie rinnovabili come il biogas. La carne e il latte italiani nascono da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, con forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica.
Solo il 7% delle emissioni di gas serra in Italia – spiega Coldiretti Bergamo – arrivano dall’agricoltura sulla base dei dati ISPRA dai quali si evidenzia che industria con il 44,7% e i trasporti con il 24,5% sono di gran lunga i maggiori responsabili.
L’impegno dell’agricoltura a diventare sempre più green non è dimostrato solo dai primati produttivi sul fronte della qualità, delle coltivazioni biologiche e della valorizzazione del km zero, ma anche dal fatto che l’Italia è il quarto produttore mondiale di biogas con oltre duemila impianti di cui ben il 77% con residui di origine agricola, per un totale di oltre 1.440MW elettrici installati. In provincia di Bergamo gli impianti di biogas sono 35 per un totale di produzione nominale di 27164 Kw. (17 di questi impianti hanno una potenza inferiore ai 300kw). La Lombardia copre il 30% della produzione di energia totale italiana da biogas, mentre Bergamo produce il 7% della produzione Lombarda (Elaborazioni Coldiretti Bergamo su dati GSE).