Era la solidarietà fatta persona, disponibile sempre e comunque per sostenere mille attività nel mondo del volontariato. E’ un dolore immenso quello che unisce in queste ore la comunità di Gandino per l’improvvisa scomparsa di Lorenzo Rottigni, 77 anni, vittima di un malore che non gli ha dato scampo nel pomeriggio di lunedì 18 giugno. Sino a metà pomeriggio aveva lavorato attivamente per la sistemazione di stoviglie e attrezzature all’Oratorio Sacro Cuore, dopo la festa annuale conclusasi domenica. Aveva mostrato la consueta intraprendenza concreta, dimostrata in milioni di giornate spese a favore del prossimo, soprattutto nel locale Gruppo Alpini per il quale era orgoglioso responsabile della sede di Palazzo Giovanelli.
Celibe e pensionato, Lorenzo era per tutti “Renzino” o per altri “il Dragù” (come lui stesso sottolineava con fare scherzoso) in virtù dell’antica militanza nella locale formazione calcistica dei Draghi, dove era il più anziano. Vantava una lunga attività nelle formazioni oratoriane, nell’Us Gandinese e nel Casnigo, e nei primi anni ’60 era stato protagonista della rinascita della storica Corsa delle Uova, dove aveva partecipato come corridore. Per decenni ha lavorato presso la Manifattura Ariete di via Opifici, occupando il proprio tempo libero con le attività di volontariato.
Era da sempre fra gli animatori del Gruppo Alpini: impossibile non trovarlo impegnato nei preparativi per le varie attività, a cominciare dalla festa della Tribulina dell’Uccellino, già programmata per il prossimo 7 luglio a Cirano. Nel 1979 era stato fra i fondatori dell’Atalanta Club Valgandino, ricomprendo da allora e ininterrottamente il ruolo di vicepresidente. Proprio con il gruppo neroazzurro avrebbe partecipato sabato 23 giugno alla “camminata di fine stagione” a Ponte Nossa. Abbonato per molti anni allo stadio, lo scorso febbraio aveva partecipato alla trasferta europea dell’Atalanta a Dortmund: era risultato il tifoso bergamasco più anziano presente in Germania. Il piccolo record aveva stupito molti, soprattutto per il suo giovanile vigore che certo non mostrava i segni dell’età. Da diversi anni era anche custode della chiesetta montana di S.Maria degli Angeli in località Valpiana, ai piedi della Malga Lunga. Dopo la messa domenicale nei mesi estivi l’aperitivo da lui offerto a tutti i fedeli era un vero e proprio obbligo, cui era difficile sottrarsi e cui lui ottemperava in forza di una volontà ferrea nel mantenere tradizioni e diffondere cordialità. Analoga passione metteva nell’annuale celebrazione sulla vetta del Pizzo Corno, ai piedi della croce illuminata.
Negli anni è stato attivo sostenitore della fondazione Aiutiamoli a Vivere legata all’accoglienza dei bambini bielorussi. Impossibile non ricordarlo nelle iniziative in Oratorio, a favore delle attività del Gruppo Missionario, della Festa, fra gli amici di San Giovanni Bosco, negli innumerevoli banchi di solidarietà, intento a distribuire thé e vin brulé. Amante della natura era profondo conoscitore delle specie selvatiche, dai funghi alla cicoria, dall’asparago selvatico alle castagne. Collaborava con la Comunità del Mais Spinato nella conduzione del piccolo mulino artigianale utile per gli hobbisti locali.
La notizia della sua scomparsa, diffusasi in serata ha lascito attonita l’intera comunità di Gandino. La salma di Lorenzo Rottigni verrà trasferita presso la camera mortuaria della Casa di Riposo di Gandino nella mattinata di martedì 19 giugno.