E’ stato forse un segno del destino, ma se ne è andato nel giorno in cui il “Pirata” Marco Pantani avrebbe compiuto 50 anni. La bicicletta, quella da corsa, è stata compagna di vita anche per Mario Colombi, morto il 13 gennaio a Gandino all’età di 87 anni. Un malore fatale l’ha colto probabilmente nel sonno, nella casa di via Cesare Battisti dove viveva, affacciata sulle Scuole elementari. Mario, figlio di un bersagliere invalido di guerra, era cresciuto con i fratelli Iko (cultore di storia locale ed autore di numerose pubblicazioni), Andreina, QUirino e Pierangelo.
Per i gandinesi (e non solo) era un presenza familiare e rassicurante, pronto ad inforcare in ogni occasione le amate due ruote per qualche uscita fuori porta, ma anche per brevi trasferimenti in paese. Mario, nel 1974, era stato fra i fondatori della Ciclisti Amatori Gandino, storica società agonistica ed amatoriale che ha scritto pagine importanti dello sport della Valle Seriana, confluita nel 2009 nell’attuale Ciclisti Valgandino. Mario amava il ciclismo nella sua essenza epica, legata all’epoca di Coppi e Bartali, ma anche nella purezza cristallina del sacrificio e dello sforzo fisico. Tanti amici ancora lo ricordano con l’affetto che traspare dall’immagine festosa in cui tagliava da “senatore” la torta del trentesimo di fondazione del gruppo, oppure con la storica maglia arancione della Ciclisti Amatori. La salma di Mario Colombi è composta nella casa di via Battisti. I funerali saranno celebrati mercoledì 15 gennaio alle 14.30 nella Basilica di Gandino.
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Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario