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Gabriele Agrimonti in concerto, a Semonte una star del panorama organistico

Gabriele Agrimonti in concerto, a Semonte una star del panorama organistico

Puntuale al terzo sabato di settembre torna a Semonte di Vertova anche quest’anno il Concerto d’Organo, giunto alla settima edizione ed organizzato nella chiesa parrocchiale di San Bernardino dalla locale Associazione Amici dell’Organo. Il gruppo negli ultimi anni ha coordinato con la Parrocchia la valorizzazione dello strumento, realizzato nel 2017 dalla ditta Pietro Corna di Leffe, con un articolato intervento sul preesistente strumento. L’appuntamento è per sabato 16 settembre alle 20.45 e vuol essere un concreto contributo anche alle iniziative culturali promosse in città e provincia nell’ambito di “Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023”.
“Come negli anni precedenti – sottolinea Fabio Facchinetti a nome dell’Associazione –  il livello della proposta offerta agli appassionati e a tutti i parrocchiani è di altissimo livello e vedrà protagonista un giovane italiano che si sta imponendo all’attenzione del panorama del concertistico mondiale. Gabriele Agrimonti è nato a Parma nel 1995, organista, improvvisatore e compositore residente a Parigi. Attualmente organista titolare e direttore artistico dell’organo J. Merklin (1881) della chiesa nazionale di San Luigi dei Francesi a Roma. Nonostante la giovane età, il suo curriculum elenca una serie di traguardi davvero importanti. Basti ricordarlo vincitore di tre tra i più prestigiosi concorsi a livello internazionale: Haarlem in Olanda, St Albans in Inghilterra e a Parigi al Grand-Prix d’improvisation Marchal-Litaize”.
Ambizioso e decisamente originale è il programma che Agrimonti presenterà a Semonte e che vedrà come filo conduttore il tema de “L’orchestra italiana all’organo”. Il concerto sarà strutturato in una serie di tre quadri che studiano tre rapporti diversi tra l’orchestra italiana e l’organo. “Nel primo caso – aggiunge Facchinetti –  sarà l’orchestra barocca nel Concerto grosso in re minore, Op.3 N. 11 di Vivaldi presentato all’organo nella versione di J. S. Bach. Nel secondo con il brano Fervore, Op. 140, N.1 di M. E. Bossi vediamo un approccio di carattere opposto, cioè una composizione originale per organo che si ispira ad un linguaggio orchestrale. Infine, verrà proposta una trascrizione realizzata dallo stesso maestro Agrimonti di alcuni brani del Requiem di Verdi, Dies Irae- Lacrymosa- Libera Me, che vede accostata questa grande opera orchestrale/corale italiana alla tradizione dell’organo romantico/sinfonico d’Oltralpe”.
Non mancherà infine un momento dedicato all’arte dell’improvvisazione, sviluppata in modo estemporaneo su temi dati dal pubblico, nella quale nonostante la giovane età Agrimonti eccelle in maniera magistrale.

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