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Furto di cellulare e “cavallo di ritorno”: arrestato

Personale della Squadra Mobile della Questura di Bergamo ha proceduto ieri all’arresto di un cittadino marocchino di 20 anni resosi responsabile di un’estorsione nei confronti di un minorenne nel centro cittadino. In particolare alla centrale operativa della Questura perveniva la chiamata di un giovane che denunciava di aver subito il furto del proprio cellulare mentre si trovava a bordo di un autobus, e accortosi del fatto, ha contattato il suo numero ottenendo risposta da parte di un soggetto chiaramente a lui ignoto che richiedeva, per la restituzione del telefono, la somma di 50 euro, poi salita a 100 euro nel corso della stessa chiamata. Il soggetto allo stesso tempo invitava la vittima a recarsi il prima possibile alla stazione ferroviaria per riavere indietro il telefono dietro la dazione del denaro, in caso contrario avrebbe distrutto o rivenduto l’apparecchio. Il ragazzo, con la dovuta tempestività, necessaria in questi casi, ha contattato il numero di emergenza 112, rappresentando quanto accaduto.

Immediatamente operatori in abiti civili della Polizia di Stato si sono posizionati nella zona concordata per l’incontro, al fine di monitorare in sicurezza lo scambio e procedere di conseguenza. Intorno alle 19.00 si presentava nella zona l’estorsore che concretizzava lo scambio del telefono con il denaro, con conseguente intervento degli operatori che fermavano il reo, soggetto già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio. Lo stesso veniva trovato in possesso anche di una piccola quantità di hashish e per questo veniva segnalato ai sensi dell’Art. 75 D.P.R. 309/90 e arrestato per furto aggravato ed estorsione.

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