FRODE NEL MONDO DEI BITCOIN. BANCAROTTA FRAUDOLENTA DI SOCIETA’ DI GESTIONE DI CRIPTOVALUTE

Nella mattinata di martedì 11, il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e militari del Comando provinciale della
Guardia di Finanza di Milano, sotto la direzione dei pubblici ministeri del Dipartimento I (“diritto penale
dell’economia”) della Procura della Repubblica di Milano, stanno dando esecuzione ad una ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano nei
confronti dei due amministratori pro tempore di un exchange di criptovalute.
Le indagini hanno avuto origine dallo sviluppo di segnalazioni di operazioni sospette riguardanti l’anomala
operatività della piattaforma di exchange, unitamente all’analisi di oltre 700 querele presentate dai clienti,
a fronte della mancata restituzione delle somme investite. Dopo l’interruzione dell’operatività della
piattaforma, gli approfondimenti condotti avevano portato alla dichiarazione di apertura della liquidazione
giudiziale da parte del Tribunale di Milano nei confronti di tutte le società facenti parte del Gruppo.
Il lavoro svolto dagli investigatori del Il Gruppo del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e del Nucleo di
Polizia economico-finanziaria di Milano ha permesso di quantificare le dimensioni del dissesto in circa 66
milioni di euro, a fronte di oltre 18 mila clienti e di appurare come, fin dalla costituzione in Italia, la
gestione societaria sia stata caratterizzata da continui atti dispositivi eseguiti sulle disponibilità di moneta
fiat e virtuale dei clienti, non essendo mai stata adottata, da parte degli amministratori, alcuna
segregazione nella gestione dei cripto asset della società rispetto a quelli dei clienti, né da un punto di vista
gestionale, né a livello contabile.
Si tratta di una delle prime indagini di rilievo sul mondo dei BITCOIN, che hanno dovuto penetrare i
meccanismi transfrontalieri dei valori immateriali. La complessità delle indagini è manifestata dal fatto che
la Procura ha presentato tre richieste di liquidazione giudiziale nei confronti della capogruppo Digital Rock
Holding spa, TRT srI e Onedime srI, tutte accolte dal Tribunale di Milano, che ha aperto una liquidazione
giudiziale di gruppo con nomina del curatore; curatela che ha a sua volta disposto una consulenza tecnica
da Deloitte; sono state formulate due richieste di rogatoria (USA e SVIZZERA) e due ordini di indagine
europei in Lituania e Irlanda – in parte già evase – che hanno consentito di ricostruire disponibilità di risorse
all’estero da parte degli indagati e movimentazioni estero su estero; la richiesta agli USA è stata di recente
integrata e trasmessa tramite Ministero della Giustizia come da nota che ti allego arrivata oggi;
Tra le altre cose, sono state sottoposte a sequestro criptovalute rinvenute in chiavette USB per un valore di
500.000 euro.
Le ipotesi di reato contestate riguardano la bancarotta fraudolenta, le false comunicazioni sociali, la
formazione fittizia del capitale e l’infedeltà patrimoniale.
Si evidenzia che il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità
degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Queste indagini dimostrano, ed in ciò risiede l’interesse pubblico alla comunicazione dell’informazione,
come il mondo delle criptovalute possa essere pericoloso per i risparmiatori proprio a ragione della
difficolta degli inquirenti di localizzare le attività illecite ed i loro proventi, con conseguenti difficoltà di
recupero, in una realtà normativa ancora incerta.

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