Questa mattina, i Finanzieri del Comando Provinciale di Trento, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e di numerosi reparti su scala nazionale, hanno eseguito un decreto del G.I.P. di Trento, emesso su richiesta della locale Procura Distrettuale. Il provvedimento prevede un sequestro preventivo per un valore di oltre 2,8 milioni di euro nei confronti di sette soggetti, insieme a perquisizioni e acquisizioni documentali in tutta Italia.
L’operazione, avviata nell’ottobre 2022, si inserisce in un’indagine su una frode fiscale internazionale. Gli accertamenti hanno rivelato l’esistenza di un gruppo criminale che, attraverso società fittiziamente domiciliate all’estero (Spagna e Austria), ma operative in Italia, gestiva il noleggio di auto di lusso eludendo il pagamento dell’I.V.A. e di altre imposte.
Il sistema prevedeva il noleggio di auto di lusso da parte di una società in provincia di Varese a tre aziende formalmente registrate all’estero, ma di fatto attive in Italia. Queste ultime emettevano fatture in regime di scambio intra-UE, esentando le operazioni dall’I.V.A. Le società coinvolte hanno evaso, nel biennio 2021-2022, imposte per oltre 2,3 milioni di euro.
Parte dei proventi illeciti, per oltre 450.000 euro, sono stati trasferiti in Spagna e reinvestiti nell’acquisto di immobili di pregio a Desenzano del Garda e nell’aumento di capitale di una società lombarda, configurando reati di riciclaggio e autoriciclaggio.
Nel corso delle indagini è stata inoltre accertata la ricettazione di orologi di lusso da parte di tre soggetti, due albanesi e un italiano, operanti in provincia di Bolzano nel settore della ristorazione e del commercio di orologi e automobili.
Complessivamente, l’inchiesta coinvolge 11 persone accusate, a vario titolo, di frode fiscale, ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio. Nella giornata odierna sono state eseguite oltre 30 perquisizioni nelle province di Trento, Torino, Milano, Varese, Brescia, Bolzano, Verona, Padova, Venezia, Roma e Napoli.
L’operazione sottolinea l’importanza della collaborazione tra Guardia di Finanza e Autorità Giudiziaria nella lotta all’economia illegale e nella tutela del mercato e degli imprenditori onesti.
In base al Decreto Legislativo 188/2021, si ricorda che gli indagati sono presunti innocenti fino a eventuale sentenza irrevocabile di condanna.