Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, il Gruppo Guardia di Finanza di Cremona ha disvelato una frode che sarebbe stata perpetrata dal 2005 al 2023 in danno del Comune di Verolavecchia (BS) da un funzionario amministrativo in servizio presso l’Ente Pubblico.
Le investigazioni, scaturite da pregresse indagini esperite in provincia di Cremona e proseguite attraverso perquisizioni domiciliari, acquisizioni documentali ed indagini bancarie, hanno permesso di ricostruire le condotte di indebita appropriazione di risorse finanziarie pubbliche che sarebbero state realizzate dal funzionario indagato – dal 2015 al 2023 – attraverso la predisposizione e firma digitale di mandati di pagamento in addebito sul conto di tesoreria del Comune di Verolavecchia ed accredito sui conti correnti personali del dipendente o dei suoi congiunti per complessivi 186.682 €. Nel corso dell’interrogatorio reso innanzi al Pubblico Ministero, il funzionario pubblico ha ammesso gli addebiti ed ha restituito la somma indebitamente sottratta al Comune di Verolavecchia.
L’attività di indagine ha consentito, altresì, di accertare che il dipendente, dal 2005 sino al 2023, avrebbe sistematicamente inserito nelle proprie buste paga importi superiori a quelli effettivamente spettanti per complessivi 162.182 €.
È stato notificato all’indagato l’avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell’art. 415 bis c.p.p. in cui gli vengono contestati i reati di peculato, truffa aggravata ai danni dello stato e falso ideologico, fermo restando che gli elementi probatori sono stati acquisiti in fase di indagine preliminare e, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.