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Frana Orridi, lettera dei sindaci al Consiglio dei Ministri «Inserite gallerie e ponte nei bilanci»


E’ di ieri, lunedì 2 ottobre, la richiesta inoltrata dai comuni di Taleggio e Vedeseta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Lombardia e Provincia di Bergamo e ai parlamentari bergamaschi, assessori e consiglieri regionali, circa la richiesta di dichiarazione di stato di calamità a seguito degli eventi calamitosi verificatisi lo scorso 25 settembre. Nello specifico la lettera inviata fa riferimento alla frana rocciosa che ha colpito la Val Taleggio, in località Orridi, e che ha praticamente bloccato completamente la viabilità vallare.

I sindaci di Taleggio Mazzoleni e di Vedeseta Arrigoni nel pomeriggio di lunedi si sono riuniti con il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi ed i suoi tecnici per valutare la gravissima situazione. “Ringraziamo il Presidente Rossi e la sua struttura – ha dichiarato il sindaco di Taleggio e presidente della Comunità Montana Alberto Mazzoleni – per la grande capacità dimostrata nel reperire immediatamente le somme necessarie ad intervenire immediatamente. Un piccolo miracolo che però permetterà di accelerare al massimo i lavori. Le nostre Comunità sono in grandissima difficoltà sia dal punto di vista economico che sociale e questo è stato certamente un gesto significativo. Così come la garanzia che il 21 ottobre si approveranno all’interno del bilancio provinciale i lavori di realizzazione del nuovo ponte che sostituirà il Bailey a Peghera per 1 milione e 460 mila euro e la sistemazione della strada sotto Gerosa per 200 euro. Ora con la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità chiediamo al Governo ed alla Regione la realizzazione delle gallerie promesse oltre 25 anni fa e mai realizzate negli Orridi della Val Taleggio – aggiunge il sindaco Mazzoleni -. Bene la nuova Legge sui Piccoli Comuni e la Strategia Aree Interne, ma se non mettiamo in sicurezza i territori dal punto di vista idrogeologico ed ambientale attraverso una forte prevenzione saranno purtroppo iniziative inutili.”

IL SOPRALLUOGO – Secondo quanto stabilito dai sopralluoghi effettuati dal geologo dott. Azzoni è stato valutato che ad essere rovinati sulla sede viaria circa duemila metri cubi di materiale con una elevata presenza di blocchi di roccia con volume anche rilevante (2 metri cubi); la carreggiata è stata completamente occlusa su tutta la sua larghezza, su una lunghezza di 26 metri circa e 13 metri di altezza; è stato divelto il guard-rail per 40 cm e demolito il muro di sostegno stradale posto a valle per una lunghezza di 26 metri circa ed altezza 3 metri. Permangono, inoltre, porzioni di roccia aggettante e di materiale instabile per un volume di 120 metri cubi circa.

COSA DOVRA’ ESSERE FATTO – In prima istanza si dovrà provvedere alla messa in sicurezza del versante roccioso. Dopo la rimozione del materiale stradale potrà essere ultimato il lavoro di messa in sicurezza del versante con estensione del rivestimento fino al piano viabile. L’intervento è stato già affidato all’impresa Fitzcarraldo Srl di Valmadrera, circa 73 mila comprensivi di IVA e spese tecniche. Una volta messo in sicurezza il versante si potrà procedere alle opere per la sistemazione stradale, e quindi il pieno ripristino del manto stradale per la viabilità. Le tempistiche vedono una stima calcolata per circa 45 giorni di tempo, ma il ripristino del transito potrà essere realizzato con tempistiche minori. Questo intervento è affidato all’Impresa Regazzoni di Olmo al Brembo con uno stanziamento di risorse pari a 227 mila euro comprensive di IVA e spese tecniche.

LA LETTERA DEI SINDACI – A seguito dei continui franamenti sulla SP25 in località Orridi si è quindi resa necessaria ed improcrastinabile un intervento delle Autorità superiori che permetta una pianificazione e realizzazione della messa in sicurezza della strada provinciale, a salvaguardia dell’incolumità delle persone e cose che vi transitano ma – sopratutto – come riportato nel documento che è stato sottoscritto dai due sindaci Alberto Mazzoleni e Silvestro Arrigoni “al fine di garantire i diritti costituzionalmente riconosciuti a ciascun cittadino”.

“In una progettazione risalente al 1999 erano in previsione due gallerie e un ponte mai realizzate per mancanza di risorse finanziarie per un totale (da aggiornare) di quasi 17 milioni di euro – scrivono i due sindaci della Val Taleggio –. Chiediamo che queste opere vengano inserite anche attraverso interventi straordinari nei programmi di bilancio 2018 – 2020 al fine di garantirne attuazione in tempi certi. Alla luce dell’attenzione dimostrate  per le piccole realtà locali di montagna con l’approvazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne siamo certi che vorrete intervenire a salvaguardia di questa drammatica situazione rimanendo disponibili a un incontro per valutare la condizione, che al momento – concludono Alberto Mazzoleni e Silvestro Arrigoni -, prevede la chiusura della strada SP25 per circa due mesi”.


 

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