C’erano migliaia di persone la sera di domenica 5 gennaio a Casnigo per l’arrivo dei Re Magi, discesi poco dopo le 19 dal Santuario della Ss.Trinità, cui è legata una tradizione vecchia di almeno cinque secoli.
Dopo la S.Messa, accompagnata dal coro Voci Orobiche diretto da Maurizio Bazzana, il sagrato è stato animato con efficace semplicità da pastori e contadini in costume d’epoca, accompagnati dai suonatori di baghèt (l’antica cornamusa bergamasca di cui Casnigo è patria) e numerosi animali. Insieme hanno scortato i Re Magi in corteo (cin artigianale cometa luminosa) verso il centro abitato, dopo che una breve rappresentazione in stretto dialetto casnighese ha fatto da introduzione. Dopo una prima tappa in località Cornello, i Magi hanno raggiunto il palazzo di Erode, allestito nella ex chiesa di S.Spirito. Un nutrito gruppo di figuranti ha creato dialoghi e situazioni, mentre lo scrittore casnighese Flavio Moro ha proposto (sempre in dialetto casnighese) i ricordi di un tempo attraverso un immaginario dialogo fra nonno e nipote. Il corteo si è poi concluso nella chiesa arcipresbiterale di San Giovanni Battista, dove i Magi hanno visitato la Natività e ricevuto piccoli doni.
Lunedí 6 gennnaio la messa mattutina al Santuario è stata accompagnata dalla Corale Madonna d’Erbia. Al termine i Re Magi hanno salutato i bambini sul sagrato. Una recente tradizione fa sì che (grazie alla collaborazione con il Gruppo Missionario) tutti portino materiale scolastico, vestiti e giocattoli per i meno fortunati, ricevendo in cambio un’arancia, un tempo prezioso regalo per i bambini oggi diventati nonni.
(foto by Valerio Rota Nodari)