Terza udienza in appello a Brescia questo lunedì 10 luglio degli avvocati di difesa di Massimo Bossetti, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio.
Per gli avvocati diu Biossetti, Camporini e Salvagni, le criticità emerse nel processo sono troppe. Si tratterebbe soprattutto di errori sul Dna e farebbero parte di quelle 261 criticità emerse dalle indagini della difesa di Bossetti. L’accertamento genetico, secondo i legali, non è valido e la ripetizione dell’esame scientifico si impone. In aula non è comunque mancato lo scontro: dopo le contestazioni sul Dna gli avvocati Salvagni e Camporini hanno presentato l’immagine satellitare che mostra il campo di Chignolo d’Isola, dove è stato trovato il corpo di Yara, già presentata nei loro documenti a sostegno del ricorso in appello. Non è detto che la foto venga ammessa agli atti, la Corte deve ancora decidere, ma intanto è stata presentata e discussa. I legali l’hanno sovrapposta a un’altra immagine satellitare, della polizia scientifica, il giorno dopo il ritrovamento di Yara. E hanno indicato con alcuni segni bianchi dove si trovava il corpo della ragazzina. Ma facendo dei tratti sull’immagine che, secondo il legale di parte civile della famiglia Gambirasio, Andrea Pezzotta, «sono più grandi della strada che porta a Chignolo e che nella stessa immagine si vede piuttosto stretta, pur essendo larga tre metri. Quella foto così è “tarocchissima” — ha tuonato Pezzotta —. Potremmo anche fare un esposto», ha concluso l’avvocato Pezzotta. I giudici prenderanno una decisione venerdì 14 o lunedì 17 luglio.