La rinascita dei laghi lombardi passa attraverso i fondi stanziati dalla Regione: 20 milioni di euro per un risanamento che riguarda anche il Sebino, tra i più colpiti dall’inquinamento e che, nel corso degli anni, ha subito un rapido deterioramento della qualità delle acque e vede la propria salute a rischio.
Non avendo la Valle Camonica un sistema di collettamento integrale, l”affluente principale del Sebino, l’Oglio, continua a sversare inquinanti e detriti. Il Sebino soffre “l’eutrofizzazione”, ovvero l’eccesso di sostanze nutritive tra cui l’ossigeno: i fondali del nostro lago soffrono di “morte biologica”, già a cento metri di profondità e in alcuni punti si trovano delle vere e proprie discariche sommerse, con pneumatici e guarnizioni industriali.
I fondi regionali saranno dunque fondamentali in tal senso. Oltra a questo, servirà costituire un tavolo di lavoro che coinvolga tutti i Comuni rivieraschi per discutere e capire se potrà intervenire anche il Recovery Plan che su queste tematiche sta investendo cifre importanti.
La priorità per il 2021 è il miglioramento dello stato del Sebino e l’ente demaniale sta vagliando quali progetti presentare in Regione per avviare le richieste di finanziamento.