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Le operazioni di mappatura sono partite questa mattina. Interesseranno l’intera area dell’opera, un percorso pedonale di 3 kilometri.

Tra i tanti “vip” che hanno visitato in questi giorni l’opera galleggiante di Christo, ce n’è uno davvero di eccezione: il Google Trekker, lo “zainetto” di Google in grado di mappare fotograficamente percorsi e renderli fruibili virtualmente attraverso Google Street View.

Sono iniziate questa mattina le operazioni di mappatura fotografica di Google Street View, l’evoluzione di Google Maps che consente di esplorare il mondo attraverso fotografie panoramiche scattate a livello stradale. Le operazioni interesseranno l’intera area dell’opera, un percorso pedonale di 3 kilometri.

Tutto nasce dall’accordo stretto qualche mese fa tra il Settore Turismo della Provincia di Bergamo e Google, che con la preziosa collaborazione del Cai hanno portato a termine la mappatura dei sentieri delle Orobie. Da questa positiva esperienza è sorta l’idea di concentrarsi su questa opera d’arte, in modo da renderla fruibile anche da chi si trova troppo lontano per poter vivere questa esperienza e allo stesso tempo mantenerla in vita oltre la chiusura.

Il tutto è reso possibile dalla tecnologia di Google, che conferma il proprio impegno nel valorizzare l’arte attraverso la tecnologia, e dalla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nel progetto “The Floating Piers”: gli organizzatori, le Province di Bergamo e di Brescia, il Comune di Sulzano e tutti le persone e gli enti a vario titolo coinvolti nell’iniziativa.

“I paesaggi insoliti e unici che offre la passerella non resteranno solo nei cuori di chi ha avuto la fortuna di percorrerla, ma potranno essere ammirati da tutti e da ogni parte del mondo – sottolinea il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi – allo stesso tempo vogliamo insieme alla Provincia di Brescia promuovere e valorizzare il lago d’Iseo come meta turistica di eccellenza internazionale”.