Per capire appieno Flagship Factory, quello che è stato, ma soprattutto quello che sarà, è opportuno partire dall’assunto universale che a Bergamo si fanno cose meravigliose, uniche nel loro genere, ma sono (siamo) tutti incredibilmente molto più bravi a non farlo sapere a nessuno. Ma apparte questo, l’evento di presentazione dei progetti in gara per la nuova casa S.Pellegrino è stato seguito parallelamente da un altro “evento”; meno visibile, e di cui (siamo certi) in pochi o forse nessuno ha davvero fatto caso.
S. Pellegrino Spa investirà sullo stabilimento di Ruspino “tanti soldi”, ha precisato l’Ad Agostini dal palco del teatro del Casinò municipale, circa 90 milioni secondo altre fonti. Un investimento megalitico, che non porterà solo benefici all’azienda stessa, e non solo in termini di immagine come superficialmente potrebbe apparire ai più. Tra gli interventi previsti faranno da contesto infatti il ponte ed il rondò (rotatoria) sulla provinciale (in corrispondenza dell’imbocco – uscita della Variante di Zogno) che cambieranno, migliorandola, la viabilità stradale del tratto provinciale.
Ma per vedere il nuovo impianto, frutto di tale investimento, dovremo ancora aspettare ben tre anni (i lavori partiranno e termineranno con l’azienda operativa al 100%). Un tempo relativamente lungo, o breve, dipende dai punti di vista: fatto sta che la nuova casa S.Pellegrino sarà anche una sorta di Polo attrattivo per il turismo Vallare, grazie a tutta una serie di aree appositamente progettate a tale scopo.
Ma riavvolgiamo il nastro. E più precisamente al momento dell’accredito. Pass al collo girovago nella sala d’ingresso del casinò: un tripudio di colletti bianchi, tra politici, imprenditori ed addetti ai lavori, che avrebbe fatto imbarazzo a chiunque. Ed è proprio in queste circostanze che cerchi con lo sguardo di incrociare qualcuno che conosci.
In un angolo, vicino l’ingresso, ecco scorgere il padrone di casa Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino, poco più in là qualche membro di Giunta (quasi al completo). Tutti impegnati a parlare, e la mia ricerca disperata prosegue. Mi giro verso destra, ed ecco che scorgo il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti, con vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici al seguito (l’investimento riguarderà anche Zogno, visto che lì ricade parte del sito produttivo). Fortunatamente liberi, li importuno per chiedere qualche informazione sulla Variante, ma nessuna novità. E mentre arrivano anche l’assessore regionale Terzi e l’on. Invernizzi (Lega), io mi allontano sconsolato.
Dall’altra parte della sala (così per non star senza far niente) faccio rifornimento al ricco buffet, ed ecco che da dietro sbuca il sindaco di Camerata Cornello, Gianfranco Lazzarini, che mi consiglia “di stare attento alla linea”. Come dargli torto, però questa volta il “sacrificio” mi tocca.
A conti fatti la probabilità di incontrare ancora qualche sindaco è alta: 37 – 3 fa 34. Tra il fatto che è giovedì e magari qualcuno lavora la probabilità resta comunque alta. E invece sono assenti.
Magari non sarà arrivato l’invito o forse è solo la protesta silenziosa verso qualche sgarbo politico antecedente: un “Vaffa Day” del dopo Foppolo (per dirla alla Beppe Grillo). Infondo, proprio Milesi era finito agli onori della cronaca per essere l’assente illustre (non ha partecipato a nessuna delle assemblee) per la vicenda Foppolo, che ha portato non pochi problemi e scombussolamenti politici alla maggioranza. Ma magari è solo una mia fantasia. Coincidenze?
E’ l’ora del dolce: stavolta però tengo a mente il consiglio, e punto tutto sul cocomero. Cosa vuoi che faccia? Infondo, è solo acqua e zucchero. Conto le fette: sono 38. Io, prendo solo la mia e basta, tanto per non fare l’ingordo. Anche se alla fine ne avanzeranno comunque 34.