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C’è il nuovo contratto nazionale per oltre 12.000 addetti bergamaschi dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva, commerciale e del turismo, dei bar, dei ristoranti e delle tavole calde, dei fast food, delle pasticcerie, delle mense, degli spacci aziendali e delle aziende di fornitura di pasti preparati e mense, prevalentemente in regime di appalto. A più di quattro anni e mezzo dalla scadenza è stato infatti siglato con le associazioni imprenditoriali di settore e le rappresentanze delle cooperative italiane il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

Validità e sfera di applicazione, relazioni sindacali, classificazione del personale, contrattazione decentrata, mercato del lavoro, organizzazione e flessibilità contratta, welfare, bilateralità e formazione professionale gli ambiti di intervento dell’intesa quadriennale, in vigore dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2021, composta anche da parti speciali sulle norme e sui sistemi di classificazione del personale nei settori della ristorazione collettiva e delle attività annesse a stabilimenti balneari, alberghi diurni, locali notturni, bingo e sale giochi autorizzate. Sulla parte economica il nuovo contratto nazionale definisce 100 Euro di aumento economico. Il nuovo contratto conferma inoltre l’impianto del welfare contrattuale esistente e l’adesione al sistema della bilateralità di settore.

“Il confronto serrato con le rappresentanze imprenditoriali del settore – precisa il segretario generale bergamasco, Alberto Citerio – ha consentito di definire un nuovo impianto contrattuale per oltre 12 mila lavoratrici e lavoratori che potranno beneficiare di un importante aumento economico e del potenziamento degli interventi di welfare riferito all’assistenza sanitaria integrativa ed alla previdenza integrativa, ma anche alla formazione professionale”.

“Il nuovo assetto del contratto nazionale del turismo – ha aggiunto Citerio – riqualifica un settore dalle forti potenzialità occupazionali anche attraverso il sistema della flessibilità contrattata e un mercato del lavoro che apre ai giovani con l’istituto dell’apprendistato. Con l’intesa abbiamo voluto dare un segnale anche sulla stabilizzazione dei rapporti di lavoro in uno dei settori fortemente caratterizzato dalla stagionalità. Attraverso la contrattazione a tutti i livelli sarà necessario puntare all’allungamento dei rapporti di lavoro e alla destagionalizzazione delle attività nelle località turistiche, situazione nella quale Bergamo e la sua provincia negli ultimi tempi ha dato segnali di incredibile vitalità nell’accoglienza e nella promozione, zoppicando un po’ negli avviamenti”.