Bergamo è la prima provincia italiana dove è stato avviato il monitoraggio dello stato delle coperture in eternit attraverso l’utilizzo di droni e di tecnologie innovative. Questa attività, in fase sperimentale sugli edifici pubblici, ha l’obiettivo di tenere controllato il territorio: non tutte le coperture in amianto sono infatti pericolose, ma è lo stato di usura che può innescare la dispersione delle polveri e quindi il loro effetto dannoso sulla salute. Inoltre l’impiego dei droni consente di proteggere l’incolumità dei tecnici esposti ai rischi dell’altezza. In futuro si spera di ampliare il monitoraggio con i droni anche agli edifici privati per tutelare al meglio la salute dei cittadini.
Sempre in tema di amianto nel Bergamasco sono cinque i comuni che hanno beneficiato dei fondi per la rimozione e lo smaltimento negli edifici pubblici. Osio Sotto, Osio Sopra, e Capizzone hanno ottenuto circa 15mila euro ciascuno, Verdello 10 mila e San Pellegrino Terme circa 8 mila.
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