“Fermiamo la scia di sangue. Sicurezza sul lavoro: un impegno comune”. Questo il titolo dell’Assemblea Nazionale della CISL contro gli infortuni sul lavoro che si terrà sabato 13 aprile a Roma, e alla quale prenderà parte anche una nutrita delegazione di sindacalisti e delegati della CISL di Bergamo, “per dare voce e ulteriore impulso a una mobilitazione che da febbraio impegna la CISL in centinaia di assemblee e iniziative nei luoghi di lavoro e sui territori con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e imprese su questa emergenza, di migliorare e rafforzare i contenuti del Decreto Legge n.19 e di promuovere una proposta complessiva che ponga fine all’intollerabile perdita di vite nei luoghi di lavoro”.
Quella della sicurezza sul lavoro è un’emergenza che non conosce soste. Anche il nuovo anno è iniziato malissimo: secondo l’ultimo report INAIL, a gennaio e febbraio aumentano le denunce di infortunio sul lavoro e crescono anche quelle con esito mortale. Nel primo bimestre sono state 92.711 (+7,2% rispetto al febbraio 2023), 119 delle quali con esito mortale (+19%). Sono in crescita anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 14.099 (+35,6%).
I dati aggiornati al 29 febbraio dall’INAIL per la Lombardia sono molto negativi. Gli infortuni mortali nei primi due mesi sono stati 27 rispetto ai 19 dello stesso periodo del 2023. A Bergamo, nei primi due mesi del 2024, gli incidenti mortali sono stati 3, contro i due dell’anno precedente, e le denunce totali 2156 contro le 2018 del 2023.
“Continua con ancora più determinazione la mobilitazione su un tema così importante come la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro – sostiene Danilo Mazzola, segretario CISL Bergamo. I dati purtroppo evidenziano come vada fatto molto di più rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Riteniamo che sia venuto il momento in cui i poteri dei nostri delegati RLS e RLST siano maggiori, in modo da garantire una presenza forte e partecipativa nel rispetto delle norme e delle procedure che ogni azienda è obbligata a mettere in atto. Queste presenze vanno fatte crescere abbinando maggiore formazione e più strumenti per poter svolgere al meglio il ruolo, con un unico obbiettivo, quello di salvaguardare la salute e la sicurezza di uomini e donne che di lavoro vivono. È nella quotidianità e nella vicinanza al lavoro che si può fare la differenza”.
L’iniziativa del 13 a Roma è associata a un manifesto di 10 punti, nel quale la CISL rilancia la strada della concertazione e ribadisce che cosa si può fare, fin da subito, per incidere su quella che è diventata oramai un’emergenza, dando priorità nell’intensificare i controlli e nel potenziare la formazione, a tutti i livelli, nelle imprese, per lavorare meglio sulla prevenzione degli infortuni.
Nel documento la continua a rivendicare quelli che sono igli obiettivi primari della propria campagna: Estendere la Patente a Crediti in ogni settore produttivo; allargare le tutele previste nei cantieri pubblici anche ai grandi appalti privati; rilanciare l’esperienza partecipativa dei comitati aziendali Covid sui temi della prevenzione; l’ulteriore potenziamento del contingente degli organi di vigilanza e incrocio delle banche dati e estendere i poteri di RLS e RLST garantendo il presidio partecipato del rispetto delle procedure in ogni azienda

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