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Esposto ambientalista contro neo presidente delle Torbiere

Sei associazioni ambientaliste, con il circolo Legambiente Franciacorta come capofila, hanno inviato un esposto alla Commissione europea, al Ministero dell’ambiente, al Presidente del consiglio ed al Prefetto di Brescia contestando il fatto che alcuni dei nuovi amministratori della Riserva delle Torbiere del Sebino siano cacciatori. Il documento è stato sottoscritto anche da Legambiente Brescia, Lac Lega Abolizione Caccia, Lipu LegaItaliana Protezione Uccelli, Lav Lega Anti Vivisezione, Enpa Ente Nazionale Protezione Animali e Wwf.

Il fatto è avvenuto a una settimana dal rinnovo del Consiglio di gestione della Riserva naturale Torbiere del Sebino. Nell’esposto si legge tra l’altro: “Gli enti chiamati alla nomina del cda hanno votato come presidente della Riserva un cacciatore, titolare di appostamenti fissi a ridosso della riserva. Oltre a lui, risulta poi che anche due dei tre componenti già eletti del consiglio di gestione siano cacciatori e che anche il quarto indicato ma ancora da eleggere lo sia: con il risultato che a gestire la Riserva saranno quattro cacciatori su cinque amministratori e ciò non era mai avvenuto nei quasi 40 anni dall’istituzione della Riserva. Secondo i firmatari le nomine sarebbero incompatibili con le responsabilità spettanti al nuovo Consiglio di gestione, cui è richiesta una imparzialità che potrebbe venire meno. Nell’esposto si legge ancora che «L’ente gestore ha revocato cinque appostamenti fissi di caccia a lago ma non ha ancora provveduto all’obbligo di una nuova valutazione di incidenza dell’attività di caccia complessiva». Va comunque ricordato che il neo presidente Giambattista Bosio ed il suo consiglio hanno avuto l’ampio sostegno dalla Regione Lombardia e dall’assessore all’agricoltura e sistemi verdi Fabio Rolfi che ha subito fatto sapere che avere la licenza di caccia non è una colpa e che il curriculum di Bosio è adeguato al suo nuovo ruolo.

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