Cerca
Close this search box.
“Eppure i bergamaschi partivano”

“Eppure i bergamaschi partivano”

Ci sono i visi dei muratori bergamaschi emigrati in Francia e in Svizzera, immortalati da fotografie di gruppo negli anni Venti e Trenta, ma anche gli opuscoli informativi curati dal Comitato di Valle Brembana della Società Dante Alighieri per gli emigranti della zona, con l’iter burocratico da seguire per lavorare oltrefrontiera ad inizio Novecento: sono alcuni dei preziosi documenti consultabili nella nuova mostra virtuale “Eppure i bergamaschi partivano” proposta a partire da oggi dalla Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL di Bergamo a questo link: http://tiny.cc/yen9wz

L’esposizione, dedicata all’emigrazione bergamasca tra fine Ottocento e inizio Novecento, è frutto di un percorso di riscoperta del materiale fotografico degli archivi della “Di Vittorio” durante i mesi di tirocinio universitario di Clara Scarpellini, studentessa di Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Bergamo.

“Dalle numerose fotografie ritrovate sono riemersi materiali preziosi sulla migrazione bergamasca dell’inizio del secolo scorso, in passato già utilizzati per due diverse mostre, ‘Il Pane degli Altri’ negli anni ’90 e nel 2010 l’esposizione ‘Gli Altri’, allestita nel convento di san Francesco in Piazza Mercato del Fieno” ha ricordato Mara D’Arcangelo, responsabile della Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL provinciale. “Queste foto raccontano storie di migrazione del popolo bergamasco, tra aspettative tradite e nostalgia di casa. Riordinando le immagini del nostro archivio fotografico, Clara Scarpellini ha scelto un filo conduttore e selezionato alcune foto che in completa autonomia ha sistemato in una piattaforma che permette di creare mostre virtuali”.

“Ho voluto organizzare la mostra perché il materiale ritrovato negli archivi della biblioteca mi è sembrato troppo prezioso per restare chiuso in un armadio” ha aggiunto la curatrice Clara Scarpellini. “In quanto cittadina bergamasca mi sono sentita particolarmente vicina alle storie che scoprivo di volta in volta attraverso le foto e i racconti bibliografici. Quello bergamasco si è dimostrato un popolo forte. Nonostante le infinite difficoltà, è partito in terra straniera per cercare di costruire un futuro senza mai dimenticare, però, le proprie origini. Spero che la mostra possa incuriosire allo stesso modo anche qualcun altro”.

In allegato, un’immagine che ritrae muratori bergamaschi in Francia nel 1925 (foto archivio Biblioteca “Di Vittorio” CGIL Bergamo).

Condividi:

Ultimi Articoli

IL SAPORE DELLA TRADIZIONE LIVIGNASCA

Resilienti e determinati a reinventarsi e adattarsi, i livignaschi da sempre sfruttano, nel totale rispetto e con la massima cura, il proprio territorio, fonte inesauribile