L’Ente Bilaterale territoriale del Terziario e l’Ente Bilaterale del Turismo di Bergamo, costituiti da Ascom Confcommercio Bergamo unitamente alle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil, presentano le iniziative del progetto contro la violenza di genere, realizzate in collaborazione con le Reti antiviolenza e i Centri Antiviolenza del territorio. Un tema particolarmente sentito dall’associazione e dalle parti sociali, che avevano già promosso in passato iniziative a tutela delle donne per favorire la prevenzione contro la violenza di genere. Un tributo doveroso in un settore come il terziario in cui il lavoro femminile è insostituibile, che solo nel comparto del turismo (alberghi, bar, ristoranti e pubblici esercizi) conta 17.041 addette (il 66,5% Dati Osservatorio Ascom Confcommercio Bergamo- Centro Studi Federalberghi).
Tra le iniziative, il rinnovo dell’impegno dei pubblici esercizi nella riappropriazione di un ruolo di presidio sociale, di informazione e di primo aiuto e corsi di formazione per donne vittime di violenza o in protezione. Per incrementare la sicurezza e tutelare chi è in difficoltà, i pubblici esercizi possono essere uno strumento di primo aiuto, in virtù della loro presenza capillare sul territorio e degli orari estesi di apertura. I locali che animano le nostre città sono una rete di presidi sul territorio, “sentinelle” e occhi della comunità, al servizio anche delle Forze dell’ordine per intervenire in caso di indagini, reati, denunce, violenze. In Italia esiste un bar ogni 400 abitanti e 1 pubblico esercizio ogni 250 residenti. È un’occasione per costruire una vera e propria rete di protezione e tutela diffusa, che opera quotidianamente nelle aree centrali come in quelle periferiche delle città. Coraggio, rete e prevenzione sono tre parole chiave che danno la misura del coinvolgimento del mondo dell’impresa, in particolare del terziario, in un fenomeno sociale. Nasce così, con il contributo di Reti e Centri antiviolenza, il vademecum “Piccola guida per esercenti consapevoli”, che raccoglie alcune buone prassi per una maggiore consapevolezza sul fenomeno ed evidenzia, a beneficio di tutti- imprenditori, clienti, utenti e avventori- alcuni comportamenti allarmanti, indicando indirizzi utili per un primo consulto, oltre al rimando ai numeri e servizi di pronto intervento e di emergenza. Nei bagni dei pubblici esercizi, sarà possibile trovare l’indicazione, con traduzione in arabo, inglese e francese, delle reti e dei centri antiviolenza cui rivolgersi. Il QrCode fornisce informazioni di base e contatti utili per qualsiasi donna in difficoltà. Un’opera di sensibilizzazione e coinvolgimento doverosa, data l’escalation di reati a danno di donne e altri episodi di violenza, cui corrisponde anche una maggior richiesta di aiuto. Nel 2023 si sono rivolte ai Centri Antiviolenza di Bergamo e provincia 1252 donne (erano 983 nel 2022, 927 nel 2021). Nell’ultimo triennio i centri hanno assistito ad una crescita considerevole di richieste, a partire dal post prima pandemia: nel 2021 si sono rivolte ai centri 927 donne (erano 763 nel 2020 e 747 nel 2019).
Il progetto degli Enti Bilaterali prevede anche la copertura totale delle spese per la frequenza di uno dei corsi in calendario 2024, oltre alla definizione di un corso per donne in protezione, secondo i contenuti stabiliti dalle Reti e dai centri antiviolenza.
ALPINE ENERGY AT THE HIGHEST LEVEL: INIZIA LA STAGIONE INVERNALE DI LIVIGNO
Livigno è pronta a dare il via ad una nuova coinvolgente stagione invernale, ricca di emozionanti esperienze dall’allure alpino, di innovazioni e successi che confermeranno