Non ce l’ha fatta Matteo Regazzi, 38 anni, elettricista delle Ghiaie di Bonate Sopra, coinvolto il 5 novembre in un gravissimo infortunio sul lavoro: è morto questa domenica 18 novembre all’ospedale «Papa Giovanni» di Bergamo, dov’era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva in condizioni gravissime.
L’infortunio era accaduto lunedì 5 novembre all’azienda Diesse Rubber Hoses spa di Filago, lungo la strada provinciale Ponte San Pietro- Capriate San Gervasio. L’elettricista, dipendente della ditta Elettrobonatese di Bonate Sopra, che svolge attività di manutenzione nell’azienda di Filago, mentre era piegato ad avvolgere una matassa di cavi è stato investito da una bobina caduta da un carrello elevatore, guidato da un dipendente dell’azienda Diesse. L’autista del carrello, nell’affrontare una curva, si è trovato improvvisamente l’elettricista davanti, ha frenato: la bobina in metallo (vuota, ma di grandi dimensioni, circa due metri per 1,5) che era inforcata sulle pale del carrello, è quindi caduta e ha colpito al volto Regazzi, provocandogli un grave trauma cranico. Gli accertamenti dell’infortunio sono stati effettuati dai tecnici dell’Ats di Bergamo Ovest. Il pubblico ministero ha posto sotto sequestro il carrello e la bobina che ha investito il lavoratore. La salma è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale cittadino, a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre l’autopsia.