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Due nuove grotte da visitare sull’alto Sebino

Presto, il turismo dell’alto Sebino avrà nuove carte per attirare appassionati della natura in tutte le sue declinazioni. Da tempo si sa che la zona è ricca di grotte e l’attività della pratica speleologica permette di elaborare attività di studio, ricerca ed esplorazione, con l’ambizioso intento di costruire una nuova cultura di tutela della risorsa “acqua”.

All’elenco delle già conosciute Buca del Corno di Entratico o quelle di Fonteno presto si aggiungeranno altre due. A Grone, in località Faeto e nella frazione di Sant’Antonio, l’associazione «Sebynica» ha portato a termine i lavori di «Valcavallina Underground», che a breve consentirà di visitare (accompagnati) una coppia di grotte che si distendono nel sottosuolo per circa 200-250 metri ciascuna. Il filo conduttore invisibile è quello dell’acqua. Quest’ultima infatti è il bene assoluto per la vita sulla terra e connette gli ecosistemi sia attraverso il classico ciclo dell’acqua “superficiale” ma anche attraverso il ciclo nascosto, ma ugualmente importante dell’acqua sotterranea che, in sistemi carsici è indipendente dalla presenza di valli e montagne.  Tutto è quasi pronto per aprire al pubblico una nuova possibilità di immersione nel ricco patrimonio naturalistico di cui è custode

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