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Due bracconieri colti in flagranza di reato dai Carabinieri Forestali

Al passaggio delle prime specie migratorie dirette verso il Nord Africa tornano a lavoro i bracconieri. Nella mattinata di mercoledì 21 agosto alle prime luci dell’alba, i Carabinieri Forestale di Marcheno hanno sorpreso ad armare delle trappoline (tipo sep) zio e nipote residenti a Sarezzo.

I due avevano già piazzato nei giorni precedenti circa 50 trappoline (poste sotto sequestro) intorno al capanno di appostamento fisso di uno dei due, ed avevano inoltre attivato un richiamo acustico con il canto della balia nera. A casa dello zio venivano rinvenuti in un freezer 27 esemplari di balia congelati e spiumati, bottino dell’attività di bracconaggio dei giorni passati. L’attività era stata ben organizzata e pianificata, infatti nel bosco circostante erano stati installati segnali che servivano ad avvisare i due malviventi del passaggio di persone indesiderate nella zona di caccia. I due sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per detenzione di avifauna protetta ed uso di mezzi di caccia non consentiti (L. 157/92 art. 30 c.1 l. B e H) e ora rischiano da 2 a 8 mesi di reclusione e fino a 3.000 € di ammenda, ma soprattutto saranno colpiti da un provvedimento di sospensione del porto d’armi il che significa che per loro la stagione venatoria che si avvia ad iniziare è già finita.

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