Il corpo di una donna fatto a pezzi è stato scoperto nella serata di sabato 30 dicembre a Valeggio sul Mincio, in località Gardone e nelle campagna di Medole, nell’Alto Mantovano, poche ore prima sono state trovare delle ossa umane che risalirebbero ad una quindicina di anni fa (Foto: Il Giornale di Brescia).
Il corpo della donna ritrovato a Valeggio non è ancora stato identificato: gli investigatori stanno vagliando tutte le denunce recenti di donne scomparse in Veneto e nelle regioni vicine. Un allevatore ha scoperto casualmente i resti umani a terra, sparsi in un raggio di circa tre metri: chi ha ucciso la donna l’ha poi sezionata in quasi una decina di pezzi. La testa (con capelli castani di media lunghezza) e il volto sono comunque integri, e dovrebbero aiutare l’identificazione della vittima. Addosso al cadavere nessun indumento, a parte la biancheria intima. Lo stato dei resti farebbe pensare che il cadavere sia stato abbandonato in questo luogo, a più di 2 km di distanza dalle prime case, in località Gardone, non più di 24-48 ore fa. Le indagini sono condotte dai Carabinieri del reparto operativo di Verona e della compagnia di Peschiera del Garda, intervenuti con gli uomini della sezione investigazioni scientifiche dell’Arma. Solo qualche ore prima, a pochi chilometri da lì un altro macabro ritrovamento: si tratta di un borsone con all’interno due teschi di bambino e il femore di una persona adulta. Il macabro rinvenimento è avvenuto giovedì 28 dicembre nelle campagna di Medole. Secondo un primo esame le ossa risalirebbero ad una quindicina di anni fa. Ad occuparsi del caso è il sostituto procuratore Carmela Sabatelli che sta procedendo per il reato di sottrazione di cadavere e che nei prossimi giorni affiderà l’incarico ad un perito per accertare l’età dei resti, la razza di appartenenza ed eventuali tracce di dna.