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Domenica in coda, a S.Pellegrino anche oltre le 23 «Perchè ci chiudete le strade?»


Riceviamo e pubblichiamo.

Come ogni fine settimana torniamo a assistere a lunghe code  chilometriche che ingorgano le strade principali dei nostri paesi. Una situazione davvero insostenibile per tutti. Per chi ci vive ma anche per coloro che in questi periodi scelgono di visitare la nostra bellissima valle.  In queste ultime due settimane ci sono state tantissime testimonianze dei disagi, alcuni dovuti in parte ai lavori eseguiti nei vari cantieri dell’alta valle, altri quelli del fine settimana dovute al sovraffollamento di auto sulle nostre strade che già dalle prime ore del pomeriggio formano lunghissime code di cui non si vede mai la fine.

Già il vostro giornale ha avuto modo di documentare tutto questo, alcuni avevano raccontato su Facebook di aver impiegato anche tre ore per tornare a casa. Trovo tutto questo veramente assurdo. Come assurde sono le motivazioni di chi troppo spesso punta il dito contro le opere irrealizzate e di cui ancora non c’è dato sapere quando vedremo la fine. Fatto sta che opere come la variante di Zogno non esistono e quindi non possiamo sapere se queste veramente possano influire positivamente o negativamente sul traffico. Sarebbe miope come molti fanno additare a quest’opera tutte le colpe della nostra viabilità, proprio perché la variante di Zogno attualmente non esiste, almeno fino a quando sarà aperta al traffico.

Non dimentichiamoci che le problematiche della nostra viabilità sono moltissime. Servirebbe più sensibilità, anche da parte delle amministrazioni che metodicamente  chiudono le arterie principali dei paesi creando una vera e propria barriera contenitiva che esplode nella bassa valle. Vedasi gli esempi di Piazza Brembana e San Pellegrino (come avete giustamente documentato anche voi) che hanno chiuso per alcune manifestazioni le arterie principali dei loro paesi.  E’ giusto organizzare eventi. Ma se le premesse e i risultati sono questi mi chiedo se sia veramente il caso di riaprire il traffico almeno nelle ore “più calde” del rientro domenicale per una più facile scorrevolezza delle autovetture.

Servirebbe davvero più sensibilità e rispetto nei confronti di tutti. Di chi qui in valle ci vive ma anche per chi viene da fuori sopratutto, perché non dimentichiamoci che non tutti saranno sempre disposti a fare lunghe code per il rientro. In attesa di vedere finalmente realizzate le nuove infrastrutture.

Ru. De.


 

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