Sono previsti per domani gli interrogatori di garanzia dei tre arrestati con l’accusa di omicidio e occultamento del cadavere di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù scomparsa l’8 maggio scorso e trovata senza vita tre mesi dopo vicino alle sponde del fiume Oglio. Silvia e Paola Zani, due delle tre figlie della vittima, e Mirto Milani, il fidanzato della maggiore, sono in carcere da venerdì all’alba. Il “trio criminale”, come li ha definiti il GIP che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare, avrà la possibilità di fornire la propria versione dei fatti e chiarire il proprio ruolo nella vicenda che giorno dopo giorno rivela sempre più tratti inquietanti. Il quesito principale adesso è quello che ruota attorno alla dinamica che ha portato all’omicidio di Laura Ziliani: l’esame tossicologico ha chiarito che i farmaci ingeriti le hanno impedito di difendersi ma che non l’avrebbero uccisa. L’ipotesi più probabile, secondo gli inquirenti, è che la vittima possa essere stata soffocata con un cuscino.
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