Andrea Morandini, 35anni di Bienno è stato travolto da una grande valanga di neve attorno alle 17.30 di venerdì 13 aprile nella zona del lago Lavena poco sotto il tracciato della strada che dal Passo Crocedomini porta al Passo Maniva. Era con altri 3 amici, partiti in motoslitta da Bazena poco prima, diretti verso il Dosso dei Galli, dove negli ultimi giorni la neve è scesa abbondante, raggiungendo in alcuni punti anche i 4 metri di spessore.
Soprattutto nelle ultime ore la neve molto umida e pesante ha creato un manto particolarmente instabile appoggiato sugli strati precedenti: basta un soffio a farla scendere a valle. E così è stato: pare che i quattro amici stessero scendendo dal canale di Lavena, sotto il lago, per raggiungere malga Lavena bassa e quindi la località Cugolo per tornare verso Campolaro; erano in fila uno dietro l’altro, ognuno sulla propria motoslitta, quando la valanga li ha raggiunti alle spalle travolgendo Andrea e parzialmente l’amico che lo stava precedendo nella fila. La valanga si è staccata da un fronte di circa 200 metri ed è scivolata a valle per circa 400 metri arrivando alle spalle dei 4 escursionisti. Andrea è sparito sotto la massa di neve. I due della comitiva rimasti illesi hanno dato l’allarme: sul posto sono arrivati due elicotteri del 118, da Brescia e da Sondrio, mentre gli uomini della Va Delegazione bresciana del Soccorso alpino, stazione di Breno, con 12 tecnici e una Unità cinofila da ricerca in valanga, sono stati elitrasportati in zona per le ricerche. Andrea Morandini, che indossava l’airbag ed aveva con sé l’Artva per la ricerca in valanga, è stato recuperato in una nicchia di neve in grave ipotermia dopo circa un’ora dal momento in cui la valanga l’aveva travolto: i soccorritori dopo averlo riportarlo in superficie hanno cercato di rianimarlo; le manovre di rianimazione sono continuate anche a bordo dell’eliambulanza che ha trasportato Andrea al papa Giovanni di Bergamo dove, purtroppo, ha cessato di vivere verso le 21.00. Troppo gravi le ferite riportare e troppo lunga la permanenza sotto la neve. In Bazena erano giunti anche i Vigili del fuoco volontari di Breno, pronti ad intervenire, unitamente ai carabinieri di Breno con i colleghi Carabinieri forestali che hanno svolto le indagini del caso. In serata anche gli altri tre amici sono riusciti a raggiungere Bazena dove erano parcheggiate le loro auto e sarebbero stati sentiti a lungo dai carabinieri sulla dinamica dell’accaduto. A Bienno, non appena si è sparsa la notizia della morte di Andrea, c’è stato un corale cordoglio verso la famiglia, molto nota in paese per l’attività industriale nel mondo della forgiatura. La salma si trova ora nella camera mortuaria dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Questo sabato sul posto si sono recati anche il Soccorso alpino della Guardi di Finanza di Edolo con i tecnico dell’Arpa di Bormio, per i rilievi nivometeorologici necessari a stabilire l’esatta causa del distacco della massa nevosa.