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Dipendenti artigiani a Bergamo, il bilancio di un anno di prestazioni

Opportunità da cogliere, sostegni economici utili ora più che mai, negli ultimi anni in fase di potenziamento: si tratta delle prestazioni destinate ai dipendenti di aziende artigiane iscritte ai tre enti bilaterali del comparto, cioè a ELBA, l’Ente Lombardo Bilaterale dell’Artigianato, WILA, il Welfare integrativo Lombardo dell’Artigianato, e SAN.ARTI, il fondo di assistenza sanitaria integrativa. L’articolato sistema di welfare permette un’integrazione rilevante dello stipendio per i dipendenti artigiani, in provincia di Bergamo oltre 32.800 mila persone al lavoro in 6.790 imprese (dato 31 dicembre 2022, fonte ELBA).

Dal momento che le aziende sono tenute obbligatoriamente al versamento dei contributi agli enti bilaterali, è importante che i lavoratori siano informati e consapevoli di queste opportunità.

Nel corso del 2023 sono state 1.452 le pratiche elaborate dagli sportelli dell’Ufficio Artigiani della CGIL di Bergamo, che hanno così permesso l’erogazione ai richiedenti di ben 530 mila euro complessivi.

“Si tratta di una vera e propria integrazione al salario, risultato della contrattazione collettiva che non deve però essere ritenuta dalle aziende sostitutiva dell’obbligo al rinnovo puntuale dei contatti di secondo livello regionali” sottolinea Angelo Chiari, responsabile del Dipartimento Artigiani della CGIL provinciale. “L’incremento delle pratiche registrato negli ultimi due anni finalmente è segno di una maggior conoscenza del sistema di welfare artigiano tra i lavoratori, anche se rimane spesso complicato raggiungere gli addetti di un comparto che resta frammentato in piccole e piccolissime realtà aziendali. Da tempo cerchiamo di diffondere le informazioni sulle opportunità di welfare a disposizione, soprattutto perché da parte di diverse aziende c’è poca sensibilità e talvolta poca disponibilità a informare i propri dipendenti, malgrado orami solo una minoranza di imprese risulti non in regola con i pagamenti agli enti bilaterali”.

Tra le prestazioni introdotte nel 2023 compaiono, ad esempio, il contributo di 250 euro per i figli di dipendenti artigiani che frequentano campi estivi come i CRE, o quello di 200 euro per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile. “Queste nuove provvidenze – sottolinea Chiari – hanno contribuito a portare più persone a rivolgersi ai nostri sportelli, con l’effetto positivo di darci l’occasione di illustrare anche tutte le altre opportunità a cui hanno diritto, spesso senza saperlo”.

Fra le provvidenze più richieste compaiono il premio anzianità (APA) che ammonta a 150 euro con cadenza biennale dopo 18 di anzianità presso la stessa azienda, il rimborso delle spese di acquisto di libri scolastici per i figli che frequentano le scuole superiori (fino a massimo 200 euro) e il forfait di 500 euro per sostenere le spese dell’asilo nido. Segnaliamo anche il premio di 400 euro per gli apprendisti al termine del loro percorso formativo. Altre prestazioni molto richieste sono quelle che prevedono l’integrazione economica durante la maternità facoltativa (fino a 1.800 euro)a cui si aggiunge il rimborso per le spese sanitarie (visite ginecologiche, esami ecc..) per 1.600 euro. Poi, il contributo per il mutuo della prima casa pari a 500 euro, il rimborso di 1.200 euro per l’assistenza domiciliare a genitori e suoceri (a seguito del riconoscimento dell’accompagnamento INPS) o di 1.400 per la retta delle RSA. E, ancora, i rimborsi dei ticket sanitari, delle spese del dentista anche per i figli minori, dell’acquisto di lenti per occhiali o a contatto, oltre che pacchetti di sorveglianza sanitaria come la prevenzione oncologica.

“Nota dolente, rimane purtroppo poco utilizzata dai lavoratori artigiani l’adesione al Fondo di previdenza complementare FON.TE, nonostante sia molto più vantaggioso anche dal punto di vista fiscale conferire la propria liquidazione in un fondo piuttosto che lasciarlo in azienda. Costruirsi col tempo , soprattutto per i più giovani, una pensione integrativa a quella pubblica sarà determinante per garantirsi una vecchiaia dignitosa” conclude Chiari.

Sono nove gli sportelli Artigiani CGIL in tutta la provincia. Ecco dove trovarli: Bergamo, Ciserano, Gazzaniga, Grumello del Monte, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, Trescore Balneario, Treviglio, Zogno.

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