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“Esprimo apprezzamento per il parere favorevole espresso all’unanimità dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale, alla delibera che prevede il dimezzamento del ticket regionale. Martedì prossimo in Giunta renderemo operativo il provvedimento e dal 1 luglio un milione e mezzo di lombardi potranno usufruire della riduzione”. Lo afferma l’assessore al Welfare di Regione Lombardia commentando il parere favorevole espresso questa mattina dai componenti della Commissione Sanità. “In merito alle richieste effettuate da alcuni commissari – ha aggiunto – ricordo che il 62% degli assistiti lombardi, che beneficiano del 74% del valore delle prestazioni erogate, già non pagano né ticket, né super ticket.

90 MILIONI – “I 20 milioni stanziati per il dimezzamento del ticket regionale – ha proseguito – si aggiungono ai 70 che Regione Lombardia già sostiene per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali. Queste riguardano: gli utenti con l’età fino a 14 anni e gli adulti in condizione di particolare fragilità, disoccupati e cassintegrati (totalmente esenti sia da quello nazionale che da quello regionale) e gli over 65 anni con reddito fino a 38.500 euro, anziché i 36.151 fissati dalle esenzioni nazionali. Dal 2015 i cittadini con reddito familiare fiscale annuale non superiore a 18.000 euro, e loro familiari a carico, non pagano quello regionale, un’esenzione concessa a circa 150.000 soggetti beneficiari”.

CON L’AUTONOMIA L’ABOLIZIONE – “Considerato, dunque, che la protezione per le fasce più fragili è già ampiamente garantita – ha concluso il titolare regionale della Sanità –, e in attesa dell’azzeramento totale del ticket regionale, che contiamo di poter effettuare grazie all’autonomia, crediamo che la progressiva riduzione del ticket in base al valore della prestazione vada incontro alle persone più bisognose, visto che quelle più costose, come Tac e Risonanze magnetiche, vengono effettuate per verificare gravi condizioni di salute”.