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DigEducati/Fondazione della Comunità Bergamasca con Fondazione Cariplo e Con I Bambini

Festeggia tre anni di attività DigEducati, il grande progetto di alfabetizzazione digitale, rivolto ai bambini dai 6 ai 13 anni e ai loro adulti di riferimento, promosso in provincia di Bergamo da Fondazione della Comunità Bergamasca finanziato con 2,5 milioni di euro da Fondazione Cariplo e Impresa Sociale ‘Con I Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Sono partner di progetto anche: Ambiti territoriali, Rete Bibliotecaria Bergamasca, Cooperative sociali, Università degli studi di Bergamo, in collaborazione con gli Istituti Comprensivi e le organizzazioni di Terzo Settore della provincia di Bergamo.

Dopo il primo triennio, DigEducati si trasforma da progetto a servizio, per accrescere l’educazione all’utilizzo della tecnologia e del web, e per ridurre il divario digitale, forma di povertà crescente, in particolare tra i bambini e i ragazzi.

La due giorni (20-21 settembre 2024) dedicata all’iniziativa è cominciata quest’oggi con un convegno per approfondirne l’impatto sul territorio e riflettere sui risultati del progetto nella provincia di Bergamo.

Si continua domani con una festa dedicata a bambini e ragazzi, famiglie, biblioteche tra giochi, spettacoli e laboratori, digitali e analogici (iscrizione richiesta. Tutte le informazioni su fondazionebergamo.it/digeducati).

I NUMERI

DigEducati, dal 2021 al 2024, ha raggiunto 51 mila bambini e ragazzi di cui 6 mila coinvolti con continuità nelle attività di educazione digitale; più di 3.800 adulti di riferimento (tra genitori e insegnanti) e oltre 200 persone tra educatori, operatori, volontari e tirocinanti, impegnati in attività educative nei 42 Punti di Comunità attivati nella provincia di Bergamo, luoghi di aggregazione e formazione, spazi personalizzati, attrezzati in biblioteche, oratori, centri civici pensati per dare concretezza – anche ‘fisica’ – al progetto. Sono quasi 800 i dispositivi – personal computer, smartphone e modem di connessione prepagati – distribuiti ai Punti di Comunità (512) e alle famiglie (263).

Inoltre, dall’aprile 2022 al 31 maggio 2024, con l’attivazione dello spinoff ‘DigEducati Ucraina’ – su impulso di Fondazione della Comunità Bergamasca in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e le cooperative impegnate nell’alfabetizzazione e mediazione culturale dei giovani profughi ucraini giunti nella nostra provincia a seguito dello scoppio della guerra – è stato inaugurato un Punto di Comunità dedicato, allestito con 12 pc presso la biblioteca del quartiere di Boccaleone, dove si sono svolte attività di alfabetizzazione e di mediazione culturale, facilitando e mantenendo, dove possibile, un collegamento tra i piccoli ucraini e il paese e la scuola di provenienza. Inoltre, altri 12 pc sono stati distribuiti ai ragazzi ucraini ospitati nel comune di Rota Imagna.

ORA C’È IL DIGEDUCATORE

Da DigEducati emerge un nuovo profilo di competenze: il DigEducatore, esperto sì di digitale, ma anche con una robusta preparazione in campo educativo. È la figura chiave responsabile della pianificazione, dell’organizzazione e della gestione delle attività proposte dal progetto, in grado di guidare bambini, ragazzi e adulti di riferimento ad un uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali e del web. È un educatore curioso e attratto dalla tecnologia, che ai bambini sa offrire empatia, capacità di dialogo; sa gestire gruppi, sa intercettare bisogni e fragilità e sa stimolare con creatività attraverso diversi tipi di attività, tra reale e virtuale, sempre con l’obiettivo di favorire la relazione tra le persone.

Durante i primi tre anni di progetto ne sono ‘nati’ 54, attivi nei Punti di Comunità per un totale di oltre 40 mila ore. Le attività svolte all’interno dei Punti di Comunità – workshop, corsi, eventi culturali, incontri di discussione, giochi – sono state finalizzate ad accrescere le competenze e le abilità digitali di bambini e ragazzi e adulti di riferimento promuovendo conoscenza, cultura, inclusione sociale e apprendimento continuo. L’obiettivo era chiaro e condiviso dai partner di progetto: sviluppare abilità digitali utili per la crescita personale degli individui e della collettività.

Tutto questo è stato possibile anche grazie al coinvolgimento dell’Università degli studi di Bergamo, attraverso un’attività di tutoraggio online che ha coinvolto 33 studenti e un’attività di volontariato in presenza che ha visto il coinvolgimento di 13 studenti. DigEducati ha così favorito uno scambio generazionale educativo virtuoso ‘peer to peer’, tra pari.

IL PUNTO DI COMUNITA’: UN LUOGO DI RELAZIONI E CRESCITA, TRA REALE E VIRTUALE. PC E ALLESTIMENTI DONATI AI SOGGETTI

Una delle novità introdotte sul territorio dal progetto DigEducati è il Punto di Comunità. Ne sono stati attivati 42, in tutta la provincia di Bergamo (Adrara San Martino, Almè, Alzano Lombardo, Bergamo-Valtesse, Bergamo-Boccaleone, Bolgare, Boltiere, Brancilione, Calcinate, Casazza, Chignolo d’Isola, Clusone, Colere, Costa di Mezzate, Costa Valle Imagna con Roncola, Costa Volpino, Credaro, Dalmine, Endine, Foresto Sparso, Gandino, Gorlago, Gorle, Martinengo, Mornico, Palosco, Piazza Brembana, Ponte S. Pietro, Romano di Lombardia, Roncola, San Paolo d’Argon, Sarnico, Seriate, Sovere, Spirano, Tavernola, Trescore, Treviglio, Vigano, Villa d’Almè con Almè, Villongo, Zogno).

L’apertura di un nuovo Punto di Comunità è promossa da istituzioni di diverso tipo – Comuni, Ambiti territoriali, sistemi bibliotecari, parrocchie etc. –, all’interno di un progetto di rete, che coinvolge le diverse agenzie educative del territorio – a partire dalla scuola – con il coordinamento di Fondazione della Comunità Bergamasca.

Allestiti all’interno di strutture pubbliche, tra cui biblioteche, oratori, centri civici, i Punti di Comunità sono luoghi di relazione, orientati alla promozione dell’alfabetizzazione digitale. Spazi in cui condividere esperienze e coltivare attività educative all’interno della comunità, in stretta relazione con gli istituti scolastici del territorio. Le attività svolte sono gratuite, così come l’utilizzo degli spazi e del materiale a disposizione: PC portatili, connessione ad Internet, postazioni di lavoro colorate, moderne e personalizzate con la grafica DigEducati, che creano uno spazio visibile e accessibile a tutti, accogliente e sufficiente a ospitare l’attività di 8-10 persone contemporaneamente.

Fondazione della Comunità Bergamasca dona tutta la dotazione tecnologica – pc, modem, smartphone – e gli allestimenti di DigEducati ai Punti di Comunità attivi sul territorio (attualmente 39): strumenti che restano quindi a disposizione di biblioteche, parrocchie, centri civici.

IL FUTURO: DIGEDUCATI UNA ‘COMUNITA’ DI PRATICA’, DA PROGETTO A SERVIZIO

In questi anni DigEducati è diventata una ‘comunità di pratica’, una rete, cioè, di persone e di istituzioni impegnate su un argomento specifico e con obiettivi comuni – l’educazione all’utilizzo della tecnologia e del web, e la riduzione del divario digitale –, che vogliono continuare a lavorare insieme per sviluppare un approccio sinergico e condividere buone pratiche. Protagonisti di questa rete continuano ad essere i soggetti che hanno animato i primi tre anni di progetto e cioè i Comuni, le parrocchie, le biblioteche, gli Ambiti territoriali, le Cooperative sociali, l’Università.

Dall’analisi dei dati raccolti sino ad ora (al 31 dicembre 2023) da ARCO, l’ente valutatore del progetto DigEducati, emerge in modo chiaro la correlazione tra il livello economico e sociale e la facilità di acquisizione di conoscenze e di apprendimento. Nei contesti socioeconomici privi di criticità, i dati dicono che l’acquisizione di competenze da parte dei bambini e l’interazione con le famiglie è stata superiore rispetto a contesti dove le fragilità economiche e sociali avrebbero richiesto una maggiore attenzione anche agli aspetti relazionali e di gestione del gruppo dei giovani, oltre che alla trasmissione di abilità digitali. Ecco perché DigEducati, in sintesi, ambisce a trasformarsi da progetto a servizio, allargando il suo perimetro all’intera cittadinanza, intervenendo, in rete con le istituzioni e le organizzazioni del territorio con l’obiettivo prioritario di ridurre le disuguaglianze: senza questa premessa pare più complicato contrastare la povertà educativa digitale.

Fondazione della Comunità Bergamasca passa da un ruolo di gestione a un ruolo di coordinamento della rete dei Punti di Comunità DigEducati che si sono costituiti in provincia – e di quanti si costituiranno in futuro – offrendo occasioni di comunicazione e scambio di buone pratiche oltre che il supporto metodologico, in collaborazione con l’Università degli studi Bergamo, per l’avvio di nuove attività in linea con il format DigEducati.

Fondazione per il prossimo anno di attività, il 2025, stanzia 35 mila euro che saranno dedicati, in particolare, alla formazione dei DigEducatori e della rete degli operatori impegnati sul progetto (bibliotecari, volontari, etc.) e alla divulgazione di contenuti digitali utili e accessibili a tutti attraverso strumenti e iniziative ad hoc.

LE DICHIARAZIONI

Osvaldo Ranica, presidente Fondazione della Comunità Bergamasca: «Una delle emergenti forme di disuguaglianza è quella nell’accesso alle tecnologie digitali. Si è resa evidente durante la pandemia, quando l’implementazione della didattica a distanza ha accelerato la crescita delle disparità tra le famiglie e, di conseguenza, tra le nuove generazioni. Fondazione della Comunità Bergamasca, insieme a Fondazione Cariplo e Impresa Sociale ‘Con I Bambini’, ha promosso DigEducati perché convinta che educazione e istruzione siano le più efficaci azioni per ridurre le diseguaglianze. Dopo tre anni, possiamo dire che, grazie a DigEducati, è stato possibile fornire a bambini e ragazzi maggiori strumenti cognitivi, relazionali, educativi per usare consapevolmente e in modo costruttivo e sicuro le enormi potenzialità delle nuove tecnologie. Al territorio e alla comunità bergamasca DigEducati lascia consapevolezza, un metodo di lavoro, un’infrastruttura di relazioni e anche tante responsabilità. Ora la sfida continua. Fondazione della Comunità Bergamasca continuerà a fare la sua parte nella divulgazione e nella formazione digitale, coordinando un’ampia rete di Istituzioni del territorio. Siamo al lavoro perché DigEducati si trasformi da progetto a vero e proprio servizio per i cittadini, in uno strumento utile a rafforzare la coesione sociale all’interno della nostra comunità».

Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo: «Il progetto Digeducati fa parte di una vasta azione, realizzata a livello nazionale, di contrasto alla povertà digitale. È stata realizzata di concerto con le altre fondazioni di origine bancaria, con l’impresa sociale Con I Bambini e, nel nostro caso, con l’importante apporto della Fondazione della Comunità Bergamasca, che sul territorio opera e conosce persone, realtà, istituzioni e bisogni. È con le alleanze forti che si possono contrastate problemi complessi ed ampi. Da tanti anni si parla di digital divide, e delle disuguaglianze che questo alimenta. La conoscenza e le competenze legate a questo ambito ormai sono necessarie per il futuro. È come se dovessimo lanciarci in acqua, chi sa nuotare rimane a galla. Gli altri rimangono indietro, sulla riva. L’intelligenza artificiale ha accentuato questa necessità: per non farci sovrastare dai suoi effetti dobbiamo imparare ad usarla e trarne i benefici e non subirne le conseguenze. Così come l’utilizzo di internet e dei device offre un enorme potenziale, che a volte riduciamo all’uso per passatempo e che spesso diventa persino dipendenza. Essere Digeducati significa tutto questo: saper utilizzare in modo consapevole le potenzialità della tecnologia per la vita di tutti giorni e in ambito lavorativo».

Marco Rossi-Doria, presidente Impresa Sociale ‘Con I Bambini’: «Uno degli strumenti di contrasto della povertà educativa minorile riguarda l’alfabetizzazione al digitale. Ad oggi i dati sono impietosi, un giovane su 4 non ha competenze nella sicurezza digitale, solo due 2 su 3 ha competenze digitali almeno di base. In un contesto così complesso anche internet diventa elemento di divario e mancanza di opportunità per la crescita di bambini e ragazzi. Ecco perché risulta indispensabile prestare particolare attenzione alla distribuzione di aule informatiche nelle scuole statali del paese. In media, in base ai dati più recenti relativi all’anno scolastico 2022/23, la loro presenza è dichiarata per il 35,7% degli edifici. Per quasi altrettanti (35,4%) l’informazione non è disponibile, mentre nel 28,9% dei casi non sono presenti aule informatiche (dati Osservatorio Con i Bambini – Openpolis). Come nel caso del progetto DigEducati e grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile Con i Bambini ha sostenuto circa 700 progetti, per un contribuito di oltre 425 milioni di euro. Grazie al Fondo oltre mezzo milione di bambini e ragazzi hanno avuto le stesse opportunità dei propri coetanei.»

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