“Diario di Bordo” è una rubrica che nasce con l’intento di diffondere l’amore per la montagna e la conoscenza del nostro spettacolare territorio. La suggestiva cornice montana della Valle Camonica, in provincia di Brescia, così come ciò che sono in grado di offrire le Orobie e le Prealpi, in provincia di Bergamo, spingono ogni anno migliaia di persone a muoversi, fare fatica e sacrificarsi per raggiungere la vetta. I rifugi sono la meta prescelta di molti, e la fortuna vuole che da noi ci sia l’imbarazzo della scelta. Ecco perché, di settimana in settimana, andremo a raccontare le emozioni provate durante una salita nello specifico. La narrazione sarà caratterizzata da pochi tecnicismi: lasceremo parlare il cuore.
Anche questa settimana ci troviamo in Alta Valle Camonica, precisamente a 1998 metri di quota. Parliamo del rifugio Valmalza, del C.A.I. Pezzo-Ponte di Legno, immerso nel cuore del Parco dello Stelvio nella Valle delle Messi e facilmente raggiungibile seguendo, da Ponte di Legno, le indicazioni del Passo Gavia. In circa 5 km si arriva alla località S.Apollonia e da qui si prosegue, superato l’Albergo Pietra Rossa, altri 900 metri per raggiungere un ampio parcheggio dove poter lasciare la macchina.
Da qui, seguendo il segnavia n° 58, comincia l’ascensione verso la meta attraverso una valle ricca di cascate d’acqua e torrenti come il Frigidolfo, che accompagna gli escursionisti per tutto il primo tratto di percorso. Superata una serie di prati, la strada si fa via via più ripida su un fondo ben lastricato con pietre incastonate nel cemento. Da qui in avanti si alternano stradine sterrate e lastricate, ma il sentiero si mantiene sempre ampio e per questo durante la camminata è facile imbattersi in mountain bike o persone a cavallo.
Dopo circa un’ora e un quarto di camminata e 400 metri di dislivello ecco il Rifugio Valmalza, un gioiello incastonato tra corsi d’acqua, dove flora e fauna proliferano regalando un’emozione speciale ai visitatori. La salita dolce e una durata relativamente contenuta lo rendono un posto alla portata di tutti, anche delle famiglie che vogliono condividere con i propri figli dei momenti da ricordare. La cucina, a conduzione famigliare, si caratterizza per l’utilizzo di prodotti locali e dolci fatti in casa.
Da qui si può proseguire per un’altra ora e raggiungere il Bivacco Linge a 2.289 metri di quota. Per arrivarci è necessario attraversare un torrente grazie a dei piccoli ponticelli di legno poco distanti dal Valmalza. Anche senza arrivare fino al bivacco, vale la pena di oltrepassare i ponticelli per regalarsi un ulteriore momento memorabile. Il luogo ideale per vivere la montagna in completa sicurezza.