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Denunce e sanzioni dei carabinieri forestali di Vobarno.

Prosegue l’intensa attività di controllo del territorio svolta dai Carabinieri Forestali della Stazione di Vobarno, volta a prevenire e reprimere in ambito industriale la commissione di illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, al rilascio di emissioni in atmosfera nonché allo sversamento di reflui nelle acque, con il primario obiettivo di tutelare l’ambiente e la salute pubblica.

Tale attività, che già nel primo semestre dell’anno in corso ha consentito di far emergere un quadro di diffusa illegalità, ha prodotto ulteriori e significativi risultati anche nel corso degli ultimi mesi: i casi più eclatanti sono rappresentati da tre aziende che esercitavano la propria attività con impianti per i quali è necessaria l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, della quale risultavano invece sprovvisti, ragion per cui i rispettivi titolari sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. La prima è una ditta di finitura metalli ubicata in Comune di Preseglie, la seconda è un’azienda che effettua pressofusione dell’alluminio in Comune di Sabbio Chiese e la terza svolge invece verniciatura di componenti metalliche in Comune di Odolo, per un totale di sette punti di emissione in atmosfera non autorizzati: in ciascuna di esse, oltretutto, sono stati rinvenuti depositi incontrollati di rifiuti anche pericolosi quali olii e grassi esausti e sono state rilevate gravi negligenze nella tenuta dei registri obbligatori relativi alla tracciabilità dei rifiuti stessi. Numerose violazioni sono state poi rilevate dai Carabinieri Forestali della Stazione di Vobarno in materia di scarichi di acque reflue: sono state sequestrate le tubazioni di scarico non autorizzate e provenienti da un bar ed un autolavaggio in Comune di Bione, mentre un’acciaieria sita in Comune di Odolo ed uno stabilimento di recupero dei rottami ferrosi e non ferrosi in Comune di Castenedolo non avevano rispettato le prescrizioni contenute nell’autorizzazione, avendo omesso nel primo caso di installare idonei dispositivi per la misurazione della portata degli scarichi e nel secondo caso di effettuare le previste analisi chimiche. Presso quest’ultima azienda poi, nonostante il capannone fosse già stato riempito di rottami metallici fino ad oltrepassare il limite di stoccaggio autorizzato dalla Provincia, veniva inoltre sequestrato il veicolo di un soggetto che stava consegnando ulteriori rifiuti anche pericolosi, che erano stati trasportati in assenza della necessaria iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali: altri sette, oltre a questo, sono i soggetti denunciati nei Comuni di Calcinato e Odolo per aver effettuato trasporti illeciti di rifiuti. Altri illeciti riscontrati nel corso degli ulteriori controlli eseguiti sono relativi all’abbandono di veicoli fuori uso, all’omessa effettuazione delle manutenzioni obbligatorie degli impianti che effettuano emissioni in atmosfera e all’inosservanza delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni ambientali: per questi motivi, oltre alle denunce trasmesse alla Procura della Repubblica, solo negli ultimi mesi i Carabinieri Forestali della Stazione di Vobarno hanno elevato sanzioni amministrative per un importo complessivo di € 267.783,30.

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