Presentato a Cividate il progetto di sistemazione del ponte d’ingresso alla superstrada, lesionato da un paio d’anni: il presidente della Provincia Samuele Alghisi, con i vertici di Centro Padane, incaricati di verificare la struttura e stendere il piano per l’adeguamento, ha illustrato i risultati al sindaco Cirillo Ballardini, al presidente della Comunità montana Sandro Farisoglio, al consigliere regionale Francesco Ghiroldi e all’onorevole Giuseppe Donina.
Le prime indagini avrebbero rilevato che la struttura è ancora in buone condizioni e non ci sarebbe bisogno di ricostruirla: basterà un intervento di consolidamento per riportare il ponte in sicurezza. Per far questo servirà meno di un milione di euro d’investimento e circa un anno di lavoro. Entro la fine di quest’anno c sarà steso il progetto definitivo, che andrà in appalto nella prima metà del prossimo anno per giungere in estate ai lavori e, se non ci saranno intoppi l’infrastruttura sarà pronta entro fine 2020. Il cantiere costringerà a chiudere completamente la strada, servirà quindi un piano d’azione per spostare auto e soprattutto mezzi pesanti sui paesi limitrofi da Breno a Piancogno. Già ora, col solo transito dei camion sopra le cento tonnellate, il centro di Piancogno è in sofferenza e il sindaco aveva emesso già molti anni addietro un’ordinanza per vietarne il passaggio, ma la situazione è destinata a complicarsi e così ieri si è parlato anche di questa situazione e con Piancogno sarà stretto un accordo di programma per la sistemazione della provinciale che attraversa l’abitato.
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