Quando si parla di sangue si ha la consapevolezza che è un bene prezioso. Ma l’offerta non è omogenea tra le province di Bergamo, Brescia e Sondrio. Da una parte si realizzano risultati interessanti, dall’altra il panorama comincia a diventar difficile
In provincia dio Bergamo si è scesi dalle 71.424 del 2013 alle 61.978 del 2022. Gli ultimi tempi non sono dei più semplici: le donazioni sono in calo, in Bergamasca nel giro di dieci anni se ne sono perse quasi diecimila.
AVIS Provinciale Sondrio ha lanciato una campagna estiva finalizzata a sensibilizzare, informare e coinvolgere tutte le donatrici e i donatori riguardo alla situazione del sangue e del plasma nella provincia.
In occasione del mese di giugno, in cui si celebra la Giornata mondiale dei Donatori di sangue il 14 giugno, AVIS Provinciale Sondrio ha lanciato, in collaborazione con il SIMT di Sondrio, una campagna di sensibilizzazione sui social media per contrastare la carenza di scorte di emocomponenti durante l’estate. L’iniziativa si rivolge principalmente ai 8.174 Soci Donatori della provincia, che sono gestiti dai volontari delle nove sezioni AVIS comunali di Bormio, Caspoggio, Chiavenna, Lanzada, Livigno, Morbegno, Poggiridenti, Sondalo e Sondrio.
Nel 2022 sono stati raccolti 842.949 chili di plasma, circa 20mila in meno rispetto al 2021, quando ne erano stati raccolti 862.401. Donare il PLASMA è fondamentale per la produzione di plasmaderivati, farmaci salvavita. Nonostante richieda qualche minuto in più rispetto alla donazione di sangue, rappresenta un investimento di tempo prezioso per la comunità.
Se ci spostiamo in provincia di Brescia incontriamo la comunità di Palazzolo sul’Oglio. Circa 400 donatori attivi, dieci raccolte collettive ogni anno, una sede nuova di zecca e la vicinanza al traguardo delle 60mila sacche complessive di sangue donate in 72 anni. Sono questi alcuni dati che spiegano l’importanza per la comunità di Palazzolo dell’Avis comunale, che è anche tra le sezioni più longeve della provincia di Brescia, nata il 7 ottobre 1951