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Darfo ha la Tari più cara dopo Brescia

La tassa sulla raccolta dei rifiuti (TARI) a Darfo è la più cara in provincia di Brescia: lo ha denunciato la minoranza in consiglio comunale, attaccando gli amministratori sull’importo della tassa, dopo un confronto con alcuni Comuni bresciani con più di 10mila abitanti, Darfo si è piazzato al secondo posto, dietro solo a Brescia città, con una bolletta media di 189 euro per una famiglia di tre persone in un alloggio di 100 mq.

Immediata la risposta dell’assessore al bilancio del comune Osvaldo Benedetti che ha ricordato come il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, nel territorio camuno, è affidato a Valle Camonica Servizi, società interamente partecipata dai Comuni valligiani e la fatturazione delle bollette, invece, nella maggior parte dei casi è compito dei singoli municipi e il costo che viene ripartito in bolletta è esattamente quello che viene pagato a Valle Camonica Servizi. Secondo Benedetti, a pesare è anche un altro fattore e cioè che in tutte le frazioni sono state posizionate le ceste per la raccolta del verde e delle ramaglie: è un servizio che costa 10 euro a persona ma ritenuto utile. Gratuiti invece gli accessi all’isola ecologica e dunque secondo l’assessore ogni Comune gestisce il servizio a modo proprio e lo fa nell’interesse dei cittadini per garantire l’igiene e il decoro del paese. Le polemiche sui costi molto elevati però sembrano proprio destinate a essere rinfocolate proprio da queste ultime dichiarazioni.

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