Un pellegrinaggio ricco di spiritualità, nel ricordo di un sacerdote che ha fatto la storia della Val Seriana e che tuttora vive nel cuore di tanti fedeli. Da venerdì 22 a domenica 24 settembre una ventina di volontari del gruppo Peia-Bani ha visitato Roma e la Città del Vaticano, portando una visibile presenza in piazza San Pietro in occasione dell’Angelus domenica di Papa Francesco.
Il gruppo, coordinato da Gerardo Bertocchi e Claudio Bosio, ha sfoggiato infatti le divise giallo fluo con annesso striscione di rappresentanza e la “massa gialla” della Val Gandino è risultata immediatamente visibile nelle immagini panoramiche della piazza trasmesse da Rai Uno.
“Sono stati giorni di condivisione molto apprezzati – conferma Claudio Bosio – anche grazie alla collaborazione di padre Riccardo Regonesi, dehoniano, già più volte presente a Peia ed ora coordinatore della Mensa dei Poveri di viale Mazzini a Roma, a pochi passi dalla sede della Rai. Dopo il viaggio in treno, abbiamo visitato le catacombe di San Callisto, celebrato nei sotterranei di San Pietro e condiviso il pranzo proprio nella Mensa seguita da don Riccardo”.
Il gruppo Peia Bani è nato nel 2009, quando l’allora parroco di Peia don Giulivo Facchinetti propose di ripristinare la tradizione che vedeva i fedeli di Peia recarsi a Bani di Ardesio dal compaesano don Francesco Brignoli (1853-1934), nel settantacinquesimo della morte. Don Brignoli, per tutti “ol prét di Bà”, fu parroco a Bani per quarantatre anni. Attirò migliaia di persone che a lui ricorrevano da tutte le parti della Lombardia, dalla Svizzera, dalla Francia, dal Belgio e persino dall’America. Ai suoi funerali parteciparono migliaia di fedeli. Di lui Papa Giovanni XXIII (come ricorda un volume del casnighese don Vittorio Rossi, pure parroco a Bani) disse: «Oh quanto bene ha compiuto quel sacerdote che tutti chiamavano l’uomo dei miracoli, ma che io ho sempre detto: l’uomo della preghiera».
Oggi a ricordare don Brignoli nella frazione di Ardesio ci sono un monumento, un museo ed un documentario realizzato dal cineasta Giorgio Fornoni. A Peia vivono tuttora alcuni pronipoti. “L’idea del pellegrinaggio a piedi da Peia a Bani di Ardesio – spiega Bosio – si ripete puntualmente ogni anno nell’ultimo sabato di giugno. E’ un esperienza di fede che ogni volta ci dona uno spirito rinnovato”.
LA MAGIA DEL NATALE AVVOLGE LIVIGNO
L’inizio della stagione invernale non parla solo di attività adrenaliniche, ma anche di un momento dell’anno in cui la tradizione si fonde con l’incanto alpino: