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Da Cazzano S.Andrea alla Sala Piatti: ad Alberto Baccanelli il premio “Giovane Promessa del territorio”

Un premio importante, ideale stimolo per una carriera tutta da scrivere e…ascoltare. Alberto Baccanelli, 14 anni di Cazzano S.Andrea, ha ottenuto il premio “Giovane Promessa del territorio” alla quarta edizione del Concorso Nazionale Musicale “Giovani Promesse”, organizzato dall’Associazione Culturale Didattica.Mente Musica in partnership con Daminelli Strumenti Musicali, Corpo bandistico musicale Cossali di Ghisalba ed altri enti e realtà della Bergamasca. L’iniziativa, avviata la scorsa primavera, era riservata a strumentisti e cantanti di tutto il territorio nazionale fino a 25 anni compiuti (30 per la musica da camera e pianoforte a quattro mani). Un’occasione di confronto produttivo per mettere in comunicazione diversi modi di pensare ed interpretare la musica, in ottica di crescita artistica ed umana, di valorizzazione e riconoscimento del talento.
“E’ da quando sono piccolo che ho una grande passione per la musica – spiega Alberto –  e ricordo ancora quanto ero felice mentre suonavo gli strumenti giocattolo in plastica. Sin dalla scuola primaria mi sono interessato al clarinetto (suonato da mamma Monica Bonandrini) seguendo i corsi di propedeutica a Casnigo e quelli con l’insegnante Laura Calandrina. A lei devo le basi e la tecnica dello strumento, ulteriormente migliorati negli anni successivi con Roberto Pezzotta, con cui sono cresciuto a livello interpretativo”. Per le scuole superiori Alberto ha scelto ora il Liceo Musicale Secco Suardo a Bergamo, preparandosi agli esami di ammissione con il maestro Paolo Rinaldi del Monocordo a Vertova, che lo segue anche al pianoforte suo secondo strumento. “Al Concorso Nazionale Giovani Promesse – aggiunge Alberto – credo fossero iscritti più di 500 partecipanti. Non credevo di vincere, ma nemmeno di arrivare fra i primi 30. Il risultato mi ha lasciato a bocca aperta”.  Sabato 14 settembre alle 20.45 il Concorso vivrà il suo atto finale nella prestigiosa Sala Alfredo Piatti di Bergamo Alta, dove si esibiranno tutti i premiati. Una grande soddisfazione non solo per Alberto, ma anche per papà Virginio (burattinaio professionista), mamma Monica ed il fratello Lorenzo, che accompagna Alberto quando questi suona il tipico baghèt. “Tutto quello che sono riuscito a fare finora – conclude Alberto –  l’ho fatto perché sono fortunato: non tutti nascono con la passione per la musica, non tutti hanno dei genitori che possono offrirti la possibilità di imparare la musica ed aiutarti nei momenti più bisognosi e non tutti probabilmente hanno degli insegnanti fantastici come i miei”.

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