Nasce dalla rinnovata collaborazione tra CUS Bergamo e Volley Bergamo 1991 il progetto di volley unificato “Special Team CUS VB91” che ambisce a unire, nei tempi di allenamento e gioco, formazioni miste composte da atleti con e senza disabilità intellettiva. I componenti del team, gli uni accanto agli altri, avranno l’opportunità di compiere un percorso di benessere e crescita fisica, individuale e sociale, arrivando con il tempo a svolgere un’attività multidisciplinare.
Come spiega Serenella Besio, Delegata del Rettore per le politiche su disabilità e diversità, “le attività sportive rappresentano un’occasione cruciale per la crescita identitaria delle persone con disabilità, la conoscenza di se stessi e delle proprie capacità di porsi in relazione con gli altri. Ciò è particolarmente vero nei casi in cui, come nel Volley Unificato, tutti – disabili e non – sono insieme nel gioco, in un’esperienza autentica, vitale, che spinge al superamento dei propri limiti, offrendo il divertimento e la forza della partecipazione sociale. L’impegno del CUS Bergamo in favore della realizzazione di un approccio inclusivo allo sport delle persone con disabilità si conferma e si consolida con questa nuova importante iniziativa. Coincidenza interessante, l’evento bergamasco di avvio si realizza negli stessi giorni in cui, a Parigi, si svolgono le Paralimpiadi. Segni di una società che cambia, verso l’inclusione”. Aggiunge Francesco Lo Monaco, Delegato del Rettore alle attività sportive e relazioni con il CUS: “Questo progetto segna un passo importante per l’Università degli studi di Bergamo e per tutta la nostra comunità. Crediamo fortemente che lo sport debba essere accessibile a tutti e che, attraverso iniziative come il volley unificato, possiamo realmente contribuire a creare un ambiente inclusivo e stimolante. Lo Special Team CUS VB91 è un esempio concreto di come il mondo accademico e sportivo possano collaborare per abbattere le barriere e promuovere un vero spirito di squadra, dove il rispetto reciproco e la collaborazione sono al centro di ogni allenamento e partita.”
Come ha spiegato il Presidente del CUS Bergamo Claudio Bertoletti alla presentazione tenutasi giovedì 5 settembre presso la sede UniBg di via dei Caniana, 2, Bergamo, “questo progetto riflette pienamente i valori del CUS Bergamo: inclusione, crescita personale e sport come veicolo di benessere. Lo Special Team CUS VB91 rappresenta un’opportunità unica per tutti i partecipanti, sia atleti con disabilità che normodotati, di vivere un’esperienza sportiva arricchente e formativa. Questa collaborazione con Volley Bergamo 1991 non solo amplia le possibilità per i nostri atleti, ma rafforza l’impegno del CUS nel promuovere uno sport che abbatte barriere e valorizza ogni individuo nella sua unicità.”
Paolo Bolis, CFO Volley Bergamo 1991, ha aggiunto: “È un progetto in cui crediamo molto. Lo abbiamo coltivato e sostenuto in questi anni, facendoci contagiare dalla passione che muove queste atlete e questi atleti. È arrivato, però, il momento di far fare loro un ulteriore passo in avanti e abbiamo trovato nel CUS di Bergamo il Partner che ci permetterà di far crescere un gruppo che fino ad oggi si era dedicato esclusivamente alla pallavolo e che ora può darsi una prospettiva multidisciplinare. L’auspicio è quello di ottenere gli stessi risultati, non tanto in termini di vittorie che pure non sono mai mancate (come la medaglia Mondiale conquistata da due dei nostri atleti in Germania con la Nazionale di Special Olympics), quanto di crescita personale coltivata grazie al rinnovato entusiasmo che, siamo certi, le nostre ragazze e i nostri ragazzi sapranno trovare.”
Marcella Messina, Assessore alle politiche sociali, longevità, salute e sport del Comune di Bergamo, ha detto: “Special Team CUS VB91, la nuova squadra di pallavolo di Volley Bergamo affiliata a Special Olympics, che vedrà allenarsi e giocare insieme persone con e senza disabilità intellettiva, rappresenta l’avvio di un’esperienza che valorizza lo sport nella sua espressione più alta e più bella, quella cioè di favorire l’integrazione e l’eliminazione di ogni forma di barriera. L’attività sportiva, oltre a concorrere in maniera determinante al raggiungimento del benessere psico-fisico, rappresenta un tassello fondamentale di qualsiasi percorso educativo e formativo per la capacità di offrire a ciascuno di noi una consapevolezza profonda del corpo e delle nostre capacità percettive e motorie. Per le persone con disabilità rappresenta in più una straordinaria occasione di integrazione e di riconoscimento di abilità che, in altri contesti, non è semplice esprimere ed affermare.”
Greta Pugliese, Direttore Provinciale Special Olympics – Team Bergamo, ha concluso: “Siamo felicissimi e orgogliosi che Special Olympics Team Bergamo possa avviare una partnership con un ente così prestigioso come il CUS Bergamo. Siamo certi che questo nuovo progetto, coinvolgendo un maggior numero di atleti nella pratica dello sport unificato, potrà contribuire a diffondere in misura ancora più capillare il valore dell’inclusione nella nostra provincia, storicamente sempre sensibile alle tematiche sociali. Un sentito ringraziamento al dott. Bertoletti per aver contribuito concretamente alla realizzazione di questo progetto.”
Il progetto di volley unificato coinvolge atleti con e senza disabilità intellettiva a partire dai 14 anni d’età; che si ritroveranno e giocheranno insieme dal 2 ottobre 2024 presso l’Accademia della Guardia di Finanza a Bergamo, in via XXIV maggio, il mercoledì sera dalle ore 19 alle 20:30. Per ulteriori informazioni è necessario rivolgersi al CUS Bergamo, via Verdi, 56, Dalmine (tel. 035 372819, mail cus@unibg.it) o alla referente della Sezione Inclusione Mariella Stabilino (tel. 338 3833859, mail inclusione@mail.cusbergamo.it).
Che cos’è lo sport unificato?
Lo sport unificato consiste nel fare allenare e giocare insieme formazioni miste di atleti con e senza disabilità intellettiva. Una delle principali risorse disponibili per una reale inclusione delle persone con disabilità è potere condividere e fare squadra. Nello specifico vengono chiamati atleti i ragazzi con disabilità, partner i ragazzi senza disabilità. Gli uni accanto agli altri compiono un percorso di benessere e crescita fisica, individuale e sociale. Allenarsi insieme porta a comprendere e a sviluppare aspetti quali la condivisione, l’amicizia e l’autostima, abbattendo le barriere e i pregiudizi che ancora persistono nei confronti delle persone con disabilità e spostando l’attenzione dalla disabilità alla capacità e dall’isolamento al coinvolgimento, riconoscendo e valorizzando la bellezza di essere tutti diversi, ognuno nella propria unicità. Un’esperienza unica insieme a tecnici preparati.