Patrimonio culturale immateriale; itinerari e cammini culturali; arte contemporanea; patrimonio archeologico. Sono queste le aree di grandi ‘attrattori’ e la conseguente capacità di ‘fare rete’ per lo sviluppo di prodotti e servii innovativi inserite nel bando presentato dagli assessori regionali alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini e allo Sviluppo economico Mauro Parolini. L’illustrazione dei dettagli è stata al centro della conferenza stampa che per la prima volta si è tenuta in contemporanea a Cremona e a Brescia e ha collegato in diretta streaming tutte le sedi degli Uffici Territoriali della Regione Lombardia.
VALORIZZARE TERRITORI – “Il bando presentato oggi agli operatori – ha detto l’assessore Cappellini – è un’importante misura sperimentale che ha come obiettivo principale la valorizzazione dei nostri territori a livello culturale e turistico, favorendo una maggiore integrazione tra i due ambiti, con particolare riguardo alle imprese”.
IMPRESE CULTURALI E CREATIVE PROTAGONISTE – “Questo ci permette – ha proseguito Cappellini – di iniziare ad attuare le previsioni contenute nella nuova legge regionale di riordino della cultura, la legge n. 25 del 2016, approvata nello scorso autunno, in particolare per ciò che riguarda la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale attraverso i piani integrati della cultura, strumento che richiede una forte collaborazione tra più enti diversi e una progettualità condivisa. Realizzare piani integrati di valorizzazione culturale e turistica significa, infatti, spingere i destinatari dei finanziamenti a fare squadra per incentivare la conoscenza e la fruizione di un patrimonio, di un territorio, di un’area tematica. In questo caso ci riferiamo a imprese culturali e creative, imprese turistiche, enti culturali ed operatori”.
FUTURA BEST PRACTICE EUROPEA – “Il bando, finanziato con fondi europei – ha aggiunto l’assessore Cappellini – è stato oggetto di particolare attenzione da parte del Commissario europeo all’Istruzione e Cultura, Tibor Navracsics, durante gli incontri tenutisi in Regione a inizio settimana, tanto che se la sperimentazione, come ci auguriamo, darà buoni frutti, questo strumento potrebbe diventare una best practice a livello europeo”.
“SOSTENIAMO PROGETTI DI QUALITA'”- “Dopo la prima sperimentazione di un analogo bando lo scorso anno, limitato ai Siti Unesco e al patrimonio lirico – ha spiegato l’assessore Cappellini – con questa nuova misura abbiamo ampliato l’ambito dei destinatari degli interventi, individuando quali attrattori culturali e turistici il patrimonio archeologico, l’arte contemporanea, gli itinerari e i cammini culturali e il patrimonio immateriale. Inoltre il budget previsto quest’anno sale a 5 milioni di euro. Ci auguriamo così di poter sostenere molti progetti di qualità su tutto il territorio regionale, nella piena volontà, come abbiamo dimostrato in questi quattro anni di legislatura, di promuovere il più possibile le tante bellezze della Lombardia, ormai Regione leader anche dal punto di vista culturale. Nell’Anno della Cultura in Lombardia che si é appena aperto tutte queste iniziative assumono un significato e un ruolo ancora più importanti”.
“Questo bando nasce dalla preziosa e proficua collaborazione tra i due assessorati – ha evidenziato l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini -, segno del forte legame tra turismo e cultura su cui stiamo investendo per aumentare la nostra attrattività in un momento di grande crescita per il turismo Made in Lombardia”. “I turisti sono oggi sempre più orientati – ha spiegato l’assessore Parolini – alla scelta di esperienze di viaggio autentiche e complete, che permettono di entrare in contatto con la storia e la cultura delle destinazioni”.
AGGREGAZIONE E INTEGRAZIONE FILIERA – “Sostenere il dinamismo del nostro sistema turistico, favorire l’aggregazione e l’integrazione tra i protagonisti della filiera e valorizzare in modo sussidiario la ricchezza del nostro patrimonio culturale, artistico e archeologico, come anche il turismo lento dei cammini religiosi e culturali – ha continuato Parolini – rappresentano azioni strategiche che permetteranno di consolidare l’offerta complessiva, di darle maggiore visibilità e, soprattutto, di creare nuovo opportunità di sviluppo economico e di occupazione. Il recente riconoscimento come patrimonio Unesco delle mura venete di Bergamo costituisce una ulteriore documentazione del valore del nostro patrimonio e un incoraggiamento a proseguire nella sua valorizzazione”.