La Casa del pescatore di Ranzanico sul lago di Endine è stata acquistata dai suoi stessi gestori: la Provincia in debito d’ossigeno l’ha messa in vendita insieme a un edificio in Borgo Santa Caterina a Bergamo e alla ex ENAIP di Lovere (questi ultimi due immobili ancora senza acquirente).
La struttura di Ranzanico comprende 7 mila metri quadrati con un ristorante di 130 posti all’interno e 120 sotto i porticati, parco con tavoli e barbecue, giochi per bambini, bocce, spiaggia e pontili per barche e pedalò. Da 16 anni è gestita dalla cooperativa «L’innesto» di Gaverina che ha fatto crescere i clienti dai 4 mila iniziali ai 50 mila del 2016. Nelgi anni sono stati creati posti di lavoro con 40 inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e aiuti a situazione di difficoltà, usando i guadagni per progetti sociali, turistici e ambientali. Per acquistare il complesso servivano 865 mila euro, con i primi 173 mila da depositare entro il 19 agosto per far valere il diritto di prelazione. È stato lanciato un appello alla collaborazione e tanti si sono fatti avanti. Ai 152 soci se ne sono aggiunti altri 43, fra clienti, possessori di seconde case, ma anche sacerdoti e politici locali e nazionali, che hanno versato la quota minima di 1.025 euro. L’assemblea dei Soci ha poi sottoscritto un aumento di capitale con il quale sono stati reperiti 371 mila euro per il progetto «Casa del pescatore Bene Comune». Questo ha permesso di depositare entro la data fissata il denaro per la prelazione, ma anche di far scattare l’accordo con Coopfond, fondo mutualistico della Lega delle cooperative, per raddoppiare la somma. Ulteriori 100 mila arriveranno da altri strumenti finanziari del mondo Legacoop e il resto da mutui fondiari. Tre banche sono disponibili a fornire fino a 400 mila euro. Ma ci sono anche i 4 mila euro del crowdfunding, piccole donazioni di gente affezionata alla Casa del pescatore.